Violenza sessuale contro "stalking", ex coppia finisce davanti al Collegio

Si è aperto, stamani, davanti al giudice collegiale di Sanremo il processo per violenza sessuale aggravata, che vede sul banco degli imputati un marocchino, di 32 anni, M.E., irregolare in Italia, accusato di aver abusato dell'ex compagna, A.R., 30 anni, italiana

Violenza sessuale contro "stalking", ex coppia finisce davanti al Collegio
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Si è aperto, stamani, davanti al giudice collegiale di Sanremo il processo per violenza sessuale aggravata, che vede sul banco degli imputati un marocchino, di 32 anni, M.E., irregolare in Italia, accusato di aver abusato dell'ex compagna, A.R., 30 anni, italiana, quand'era ospite del centro di accoglienza di piazza Cesare Battisti, vicino alla stazione ferroviaria di Ventimiglia.

I fatti risalgono all'ottobre del 2017. Diverse e contrastanti le versioni rese in giudizio. Se da una parte, infatti, la donna ha denunciato alla polizia di aver subito un episodio di violenza, nella propria abitazione di Ventimiglia; dall'altra, la difesa dell'imputato - sostenuta dall'avvocato Laura Corbetta - sostiene che sia il marocchino la vera vittima, con la donna che lo avrebbe perseguitato a suon di messaggi e telefonate, arrivando addirittura a rinchiuderlo in casa, dopo aver scoperto di una sua relazione con una donna di Castel Vittorio, con la quale convive attualmente.

"Tieniti quella puttana, io posso avere di meglio", avrebbe la scritto la trentenne in uno dei messaggi inviati all'ex convivente, la cui relazione sarebbe durata due anni.

La donna si recò in commissariato una prima volta, nel gennaio del 2017, dichiarando di essere stata violentata e aggredita, ma non sporse denuncia per paura di ritorsioni.

I fatti per cui è scattata la segnalazione all'autorità giudiziaria risalgono al 15 ottobre del 2017, quando la donna, nel frattempo trasferitasi a Imperia, chiede l'intervento della polizia per la presenza del suo ex sotto casa.

Il marocchino si giustificò dicendo di essere andato a trovare i propri cani in casa della donna. L'istruttoria dibattimentale è stata rinviata al prossimo 12 maggio. Il Collegio era formato dai giudici: Donatella Aschero (presidente), Massimiliano Botti e Silvia Trevia.

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