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"Vivo a Taggia ma risiedo a Cipressa: 280 euro di multa per la spesa ad Arma"

Chi ha ragione? Rossella Abbo è una furia: "A cosa serve l'autocertificazione se conta solo la residenza anagrafica. Sono vittima di un'ingiustizia"

"Vivo a Taggia ma risiedo a Cipressa: 280 euro di multa per la spesa ad Arma"
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Per i vigili di Taggia è residente in un altro comune e quindi è un "trasgressore", ma lei, con il marito e il figlio abitano da ben 4 anni a Taggia, dove stava facendo la spesa. "Quindi a cosa serve l'autocertificazione, se le forze dell'ordine neppure la guardano e si limitano a giudicare in base alla residenza?".

Il caso della sindacalista Rossella Abbo, multata al Conad di Arma di Taggia.  Chi ha ragione? Lei o la vigilessa?

Rossella Abbo, noto esponente sindacale della Camera del Lavoro, è a dir poco furiosa. I vigili urbani di Taggia le hanno appena inflitto una sanzione di 280 euro per aver violato - secondo una zelante vigilessa - il decreto che impedisce di fare la spesa al di fuori del proprio comune. Rossella è residente (per l'anagrafe) a Cipressa, ma vive da 4 anni stabilmente a Taggia. Così oggi si è recata a fare la spesa al supermercato Conad di Arma di Taggia (quindi nello stesso comune di Taggia, dov'è domiciliata). "Sono stata fermata da quattro vigili urbani di Taggia ai quali ho spiegato la mia situazione: ho la residenza a Cipressa (una prima casa), ma abito di fatto con la mia famiglia da 4 anni a Taggia, ho mostrato l'autocertificazione, ma quella vigilessa non l'ha neppure guardata e non ha voluto sentire ragioni: mi ha fatto un verbale da 280 euro. Ho protestato, ho chiesto aiuto anche a due carabinieri che si trovavano a passare, ma mi hanno detto che non ci potevano fare nulla visto che procedevano già dei colleghi di un altro corpo. Così mi hanno anche impedito di fare la spesa. Lo trovo ingiusto e assolutamente sbagliato. Farò sicuramente ricorso, ma questa sanzione dei Vigili Urbani di Taggia è veramente assurda e ci tengo che si venga a sapere".

In effetti lo zelo della vigilessa di Taggia, stando così le cose, appare davvero eccessivo e la sanzione incomprensibile.

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