Vizi e virtù della provincia: i dati su ambiente e qualità della vita
Dalla sicurezza ai rifiuti, passando dalla qualità dell'aria e dalle strutture dedicate al tempo libero
Due maxi report, rispettivamente su qualità della vita e ecosistema urbano, condotti da Italia Oggi con la collaborazione dell'Università la Sapienza di Roma e da Lab24 (Sole24Ore) e Legambiente. La Riviera dei Fiori è 69ª su 107 nella lista delle province in cui si vive meglio e 54ª tra i territori green (su 105 esaminati). Ecco i dati delle ricerche.
Qualità della vita: Imperia in 69ª posizione
Sotto la media, ma in miglioramento rispetto al 2022: questa è la fotografia relativa alla provincia di Imperia che emerge dal venticinquesimo rapporto del quotidiano ItaliaOggi sulla qualità della vita nelle 107 province italiane (anche quelle autonome e nelle regioni a statuto speciale), realizzato puntualmente in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
La Riviera dei Fiori, nel 2023, si attesta, fanalino di coda della Liguria, in 69ª posizione, in aumento, nonostante tutto, al report dello scorso anno che la vedeva al numero 73. Nel resto della Liguria, la migliore è Savona che sale in 43ª posizione dalla 51, seguita da Genova (che crolla dalla 49 alla 57) e da La Spezia, ancorata alla 63ª posizione dal 2022. Gli indicatori presi in considerazione per il report sono affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute e tempo libero.
A livello nazionale, la provincia dove, secondo ItaliaOggi si vive meglio, è quella di Bolzano, (che nel 2022 era al secondo posto), tallonata da Milano. Con più distacco, la medaglia di bronzo va a Bologna. In coda alla classifica, invece, le province siciliane di Messina e Caltanissetta (rispettivamente 105ª e 106ª) e la calabra Crotone, come lo scorso anno, in ultima posizione.
Ecco uno sguardo generale sul quadro italiano. La fotografia di ItaliaOggi, secondo quanto riporta il quotidiano, evidenzia un divario sempre maggiore tra il Nord e il Sud del paese Tra le buone notizie, la ripresa più o meno generalizzata (concentrata per lo più al Nord e al Centro), delle grandi metropoli, in paragone agli anni oscuri del Coronavirus.
Qualità della vita: il risultato migliore e il peggiore
La Provincia patria del divertimento
La nostra provincia eccelle in un campo in esame nella classifica di Italia Oggi, in Italia e rispetto a tutte le altre “liguri”: il tempo libero. La Riviera dei Fiori, grazie anche alla vocazione turistica dei centri lungo la costa (e sempre di più anche nell’entroterra), risulta come tra i territori più “festaioli” d’Italia, per l’esattezza in ottava posizione nella classifica nazionale. Ed è proprio il tempo libero che colleziona, nei sotto parametri, i risultati più lusinghieri della provincia: i ponentini sono al quarto posto per il numero di ristoranti per abitanti, al quinto per quanto riguarda bar e caffé, al quarto per le sale cinematografiche (come non pensare al Teatro più famoso d’Italia, L’Ariston di Sanremo che ospita ogni anno il festival della Canzone Italiana) e infine al nono posto per il numero, in rapporto alla popolazione imperiese, di agriturismi a disposizione della cittadinanza (e dei turisti) che vuole scoprire le eccellenze del territorio a “chilometro zero”. Anche nel 2022, nello specifico settore, la provincia di difendeva con agio, confermando quella che parrebbe, ormai, essere una vera e propria vocazione.
I dati sulla sicurezza sono da incubo: Imperia tra le ultime in Italia
In linea con il report choc del Sole 24 Ore, che nelle scorse settimane aveva suscitato un vivace dibattito e posizionato Imperia come provincia peggiore per il numero (elevato) di denunce per abusi sessuali, anche ItaliaOggi dipinge un quadro impietoso sul fronte della sicurezza nella provincia di Imperia. La Riviera dei Fiori è tra le ultime province italiane nell’ambito esaminato dal quotidiano che riguarda i reati e la sicurezza: al 104° posto su 107. In particolare, il ponente è 104° per il numero di abusi sessuali ogni 100mila abitanti e 101° per sequestri di persona, 106° per i reati contro la persona, 97° per i reati contro il patrimonio; ultimo in Italia per lesioni dolose e percosse. Altri dati negativi i reati connessi allo spaccio di stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione. Entrambi i parametri al 98° posto. Con particolare riferimento agli abusi sessuali, proprio sulle pagine de La Riviera, era intervenuto il primario della Struttura Complessa di psicologia, dell’Asl1 imperiese, Roberto Ravera che aveva spiegato come a fronte dell’elevato numero di denunce, esiste anche una rete capillare che coinvolge Asl1, centri antiviolenza e forze dell’ordine grazie alla quale le vittime si sentono protette ed escono allo scoperto con più facilità rispetto ad altri territori.
Molto bene- sul fronte delle misurazioni per la qualità della vita- la sicurezza sociale, invece: il dato migliore è quello relativo ai morti in incidenti stradali (in linea con il report di Legambiente e Lab24 sull’ecosistema urbano), pochi rispetto al resto del paese (7° in classifica). Anche grazie a questo risultato, nel campo la nostra provincia ha divorato 54 posizioni rispetto al 2022 adagiandosi al 22° posto. Meglio solo il Savonese (al quinto posto in Italia).
Trend positivo piuttosto accentuato per quest’ultima e per La Spezia. Geova perde una posizione.
La Riviera dei Fiori risale nella classifica Ecosistema Urbano
Non solo qualità della vita: la Provincia di Imperia divora posizioni (16) nel report annuale sull’ecosistema urbano confezionato dal Lab24 del Sole 24 Ore e da Legambiente, che mette in fila 105 territori sul fronte della sostenibilità. Il ponente Ligure balza dal settantesimo gradino della classifica nel 2022 al 54° posto odierno recuperando quello che aveva perso nel 2021. Gli indicatori totali esaminati sono 19, raggruppati nelle macrocategorie mobilità (che incide per il 25% nel punteggio finale) aria (23%) rifiuti (20%), ambiente urbano (15%) acqua (12%) ed energia (5%). Ad ogni territorio viene assegnato un punteggio finale, normalizzato, da 0 a 100. La provincia di Imperia si attesta al 57,6%.
I dati nell’imperiese
Un quadro generale sulla situazione nel ponente ligure evidenzia i noti punti forti del territorio, dalla qualità dell’aria, ai risultati eccellenti nella raccolta differenziata dalle energie rinnovabili all’utilizzo del suolo e alcune, croniche, criticità, come l’approvvigionamento idrico e la rete dei trasporti pubblici.
Ambiente
Esaminando punto per punto, nel quadro ambiente, l’Imperiese è 80° per la presenza di alberi in rapporto agli abitanti, 17° per Kilowatt erogati da impianti solari negli edifici pubblici, in 103 ª posizione per la quantità totale di verde pubblico nei centri urbani (uno dei risultati più bassi d’Italia, il peggiore per la Riviera dei Fiori). Novantunesimi per quanto riguarda i metri adibiti a isole pedonali.
Aria
La qualità dell’aria invece registra dati tendenzialmente positivi: le così dette polveri sottili, PM 10 e PM 2,5 registrano tra i dati migliori nel Belpaese (rispettivamente 17,0 e 8,5 ug/mc all’anno, 8ª e 6ª posizione ), mentre per le quantità di ozono e biossido di azoto (prodotto, in larga parte, dai motori), la posizione in classifica è 30ª e 21ª.
Acqua
I primi dati dolenti riguardano la dispersione idrica, pari al 49% dell’acqua immessa in rete all’anno (73ª posizione). Gli imperiesi, invece, dopo Agrigento, sono i quarti italiani più parsimoniosi nell’utilizzo del prezioso fluido.
Trasporti
Male il settore mobilità: carenti sia l’offerta del trasporto pubblico (rapporto tra chilometri percorsi da una vettura e gli abitanti in un anno, 88ª posizione e il numero totale degli imperiesi che si affida ai mezzi pubblici, 94° posto in Italia. Sopra la media (58) per i metri equivalenti di piste ciclopedonali e per il tasso di motorizzazione (26). I ponentini sono 66° per i metri quadrati di Ztl per abitante e 70° nel conto di morti e feriti in seguito a incidenti stradali.
Gestione Rifiuti
Ottimi risultati, invece sul fronte della gestione dei rifiuti: viene differenziato il 67,8% di quanto prodotto in un anno che, tra l’altro, con 446, 5 Kg pro capite, è uno dei conteggi più bassi d’Italia (20ª posizione).
In Liguria e in Italia
Nella nostra regione, la palma di provincia più green va a La Spezia che si posiziona sesta, guadagnando 3 posizioni rispetto al 2022. Savona sale dal 50° posto al 37°. L’unica realtà Ligure che non miglior ale prestazioni è la Città Metropolitana di Genova che perde terreno finendo al numero 58, dietro a Imperia, partendo dal 53° posto del 2022. A livello nazionale, il podio vede Trento (85,86%), Mantova (82,00%) e Pordenone (81,41%). Le ultime tre tutte in Sicilia: Catalnissetta (34,820%), Catania (20,861 %) e Palermo (20,857%).
Davide Izetta