Al Bordighera Book Festival la presentazione di “Il destino del primo figlio” di Marzia Taruffi

Un po’ di magia, un tocco di contemporaneità e storie di Riviera: i personaggi si muovono in una vicenda sospesa tra realtà e mistero, componendo un viaggio che unisce passato e presente

Al Bordighera Book Festival la presentazione di “Il destino del primo figlio” di Marzia Taruffi

Domani, domenica 31 agosto alle ore 17.00, al Bordighera Book Festival – spazio Buga Buga, sarà presentato il romanzo Il destino del primo figlio (Maria Pacini Fazzi editore) di Marzia Taruffi, un intreccio di storie di donne, magia e fuochi nel buio.
Dialogherà con l’autrice il dott. Matteo Moraglia, storico editor Leucotea.

Un po’ di magia, un tocco di contemporaneità e storie di Riviera: i personaggi si muovono in una vicenda sospesa tra realtà e mistero, componendo un viaggio che unisce passato e presente.

Il titolo conduce il lettore alla scoperta dell’eredità di una famiglia le cui radici si perdono nei decenni, nella storia di Caterina, capace di salvare tutta la sua discendenza se solo avesse saputo amare.
“Raccontano le storie di paese che Caterina potesse parlare con altre dimensioni. Aveva perso il figlio primogenito e con lui la voglia di sorridere. Riteneva che fosse più facile esistere senza discendenza. Lo pregò per la sua stirpe: non sarebbe stata una maledizione ma il destino del primo figlio”.

Il compito di decifrare il mistero spetterà a Lia, chiamata a difendere le proprie scelte e a ricostruire le origini della sua famiglia. Tra Liguria, Friuli ed Emilia, i personaggi vivono storie che intrecciano memoria, coraggio e segreti di stirpi antiche. Sarà Lia a sfidare Caterina, ignara di combattere per la sua stessa vita, fino a incontrare Luisa e sua figlia in un percorso che intreccia redenzione e destino.

In copertina, la “Donna in giallo” di Tamara de Lempicka, artista capace già negli anni Trenta di superare i limiti imposti al mondo femminile. Dopo L’orologio di Villa Sultana, romanzo dai risvolti gialli e storici, Taruffi torna alla narrativa con una storia in cui verità e immaginazione si illuminano come da una meridiana di sole.

L’autrice

Marzia Taruffi, nata il 15 agosto, è sposata e madre di due figlie. Laureata in Giurisprudenza e in Scienze della Comunicazione, è giornalista professionista dal 1995 e Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica. È Responsabile dell’Ufficio Stampa – Cultura del Casinò di Sanremo, Segretario Generale del Premio Letterario Internazionale “Casinò di Sanremo Antonio Semeria” e del Premio “Dalle antiche pietre misteri profumi e sapori del Noir”, presidente dell’UniTre Sanremo e dell’associazione Esprit di Sanremo, Perinaldo e de La Cotè.

Ha pubblicato saggi, opere di storia locale e monografie d’impresa, tra cui:

  • Uno, Cento Mille Casinò di Sanremo (De Ferrari, 2015 e 2025)

  • Agosti – De Santis dall’azzardo alla Cultura del gioco (De Ferrari)

  • I quaderni dei Martedì Letterari

  • Casinò di Sanremo Festival della Moda Maschile. Il Made in Italy veste il mondo (De Ferrari, 2022)

  • Camminando sul sentiero dei nidi di ragno (De Ferrari).

Per la narrativa ha firmato i romanzi D’Indaco era il mare (De Ferrari, 2020, menzione d’onore al Premio Michelangelo Buonarroti), Il Podestà ed Esterina (De Ferrari, vincitore del Premio Acqui Edito/Inedito) e L’Orologio di Villa Sultana (Golem, 2023, Premio Sapori del Giallo e Premio Monastero Bormida).

Ha ricevuto, tra gli altri, il Premio giornalistico Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo (2010), il Premio giornalistico San Francesco di Sales (2011), il Premio San Romolo alla Cultura (2020) e il Primo Premio Testimoni del Tempo (2022). È stata corrispondente de Il Lavoro La Repubblica e de L’Avvenire, e collabora con Writers Italia.