Al Casinò mostra dedicata a Giorgio Rocchi
"Nevicata al Casinò" una delle opere più rappresentative di Giorgio Rocchi. Il viaggio alla scoperta del poliedrico artista
Al Casinò mostra dedicata a Giorgio Rocchi
Nell’ambito della rassegna i Martedì letterari, inseriti nell’anno Internazionale del Patrimonio Culturale, viene presentata l’esposizione Antologica di Giorgio Rocchi 1965-1999 dal titolo “Tra narrazione e fermo immagine. Una storia tutta italiana.” La mostra, un omaggio ad un artista che legò la sua produzione anche alla città di Sanremo, vuol ripercorrere un percorso di esperienze e di sensazioni attraverso opere provenienti da collezioni private presenti a livello nazionale oltre che dal patrimonio familiare.
L’evento artistico verrà inaugurato sabato 31 marzo alle ore 17.30 nel foyer di Porta Teatrale alla presenza del figlio Paolo Rocchi e della storica dell’arte Dott.sa Federica Flore.
Opere dedicate alla Casa da Gioco
“ Il Casinò rende omaggio ad un artista che ha stretto un forte legame con la città e con il territorio”-Sottolinea il cons. Olmo Romeo, Vicepresidente di Federgioco-“ Lo attestano anche le opere dedicate alla Casa da Gioco, tra cui si distingue la nevicata al Casinò.
Giorgio Rocchi
Pittore , scultore ed affreschista si dedicò a diverse tematiche tra cui il paesaggio, la figura, l’arte sacra. Si distinse anche nel ritratto. Ma una delle sue impronte più forti sono i quadri in cui Giorgio Rocchi affronta il tema della vita campestre, gli interni dei casolari sparsi per le campagne, le figure tipiche di una cultura contadina rimasta sino agli anni sessanta.
Giorgio Rocchi rientra in quel novero di artisti che hanno fatto, viventi, cultura, storia ed arte quasi senza saperlo perché talmente convinti dal proprio lavoro, talmente entusiasti delle proprie idee, da non essere troppo distratti dal voler apparire o dal voler vendere a tutti i costi. Il tempo decanta e seleziona. Oltre i soliti noti appaiono così i lavoratori dell’arte che tagliano traguardi che i contemporanei non avevano visto e si sentono voci che prima erano sommerse da improvvisi clamori o da urla sguaiate.