Al Teatro Salvini di Pieve di Teco, sabato 18 ottobre alle 21 Alberto Giusta presenta il nuovo monologo da lui scritto, diretto e interpretato “L’Inganno – L’incantevole pericolo di una bugia perfetta”, e domenica 19 alle 15 sarà la volta di “Mandolinology”, il Quartetto swing di Freddy Colt. Il cartellone del Teatro Salvini è diretto da Eugenio Ripepi e organizzato con il Comitato San Giovanni e Tradizioni Onegliesi, con il supporto del Comitato Madonna dei Fanghi di Pieve di Teco e la collaborazione di CLAP Aps, con il sostegno del Comune di Pieve di Teco e il patrocinio dalla Provincia di Imperia.
Sabato Alberto Giusta con “L’Inganno – L’incantevole pericolo di una bugia perfetta”
Sabato 18 alle 21 “L’Inganno – L’incantevole pericolo di una bugia perfetta”. Cosa spinge un falsario a mettere sul mercato opere d’arte false? Le ragioni sono diverse e, talvolta, davvero molto interessanti. Come nel caso di Han Van Meegeren, artista olandese nato a fine Ottocento, considerato uno dei migliori falsari del secolo scorso: fedele alla tradizione artistica seicentesca del suo Paese, agli inizi della sua carriera venne ostacolato dalla critica e, proprio da qui, nacque il suo desiderio di vendetta. Grazie al suo talento e alle sue conoscenze realizzò degli ottimi falsi attribuiti al famosissimo pittore Vermeer, la cui vita è ancora oggi in gran parte avvolta dal mistero. In un crescendo di tensione come in un vero e proprio “giallo”, il protagonista racconterà i motivi profondi che l’hanno portato ad un’azione estrema e folle rivelando un animo complesso e fragile; sarà vittima e carnefice allo stesso tempo e lo spettatore non potrà che comprenderlo o condannarlo.
Alberto Giusta nasce a Genova nel 1968 e si diploma Attore alla Scuola del Teatro Stabile della città stessa nel 1995. Subito dopo fonda la Compagnia Teatrale Progetto URT e successivamente la Compagnia Gank. Lavora come attore in teatro con i maggiori registi italiani: Luca Ronconi, Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Marco Sciaccaluga, Antonio Zavatteri, Carlo Sciaccaluga e Pierpaolo Sepe. Firma regie teatrali per il Teatro Stabile di Genova, il Teatro Stabile di Trieste, il Teatro Libero di Palermo, il Teatro di Pergine e per la Compagnia Gank. In campo cinematografico lavora come attore con Silvio Soldini nel film Giorni e Nuvole e conta molte partecipazioni come protagonista di puntata nelle serie tv italiane, fra le quali: Un passo dal Cielo, Che Dio ci aiuti, Rosy Abate, La mafia uccide solo d’estate, Don Matteo, Masantonio. Recentemente si è visto ne Il nostro Generale, in Blanca 2 e in Imma Tataranni 3. Lo vedremo prossimamente in Giacomo Leopardi diretto da Sergio Rubini. È Insegnante di Recitazione dal 2004 alla Scuola “ Mariangela Melato”del Teatro Nazionale di Genova.
Domenica “Mandolinology”, il Quartetto swing di Freddy Colt
Domenica 19 alle 15 “Mandolinology”, il Quartetto swing di Freddy Colt. È un progetto del mandolinista Freddy Colt recentemente varato. In formazione di quartetto jazz si propone un repertorio sia di classici americani ed italiani (alcuni titoli: Makin’ Whoopee, Moonglow, Baciami piccina, Quel motivetto) sia brani di autore: soprattutto dei jazzisti sanremesi Demo Bruzzone e Dodo Goya. Si passa dallo swing alla bossanova, dalleballads al jazz-waltz. Particolare è l’impasto sonoro del mandolino americano con il flauto traverso, la chitarra manouche e il contrabbasso. Il concerto mette in luce il virtuosismo di tutti i musicisti: Freddy Colt al mandolino americano, Marco Moro al flauto e sax tenore, Fofo Bruccoleri alla chitarra manouche, Mauro Parrinello al contrabbasso.
Musicista sanremese attivo da oltre trent’anni nel recupero della grande tradizione swing italiana, con le sue orchestre (la “Red Cat Jazz Band” prima, i “Swing Kids” poi), Freddy Colt ha riscoperto e interpretato il repertorio che va da Natalino Otto a Fred Buscaglione, dal Quartetto Cetra a Lelio Luttazzi, da Bruno Martino a Nicola Arigliano, da Pippo Barzizza a Gorni Kramer. Ha suonato con la sua band per due edizioni di “Unomattina Estate” (Raiuno 1995, 1996) e ha curato le sigle di Zelig (Mediaset) nel 2001. È direttore d’orchestra e spesso suona anche il pianoforte o il mandolino, ma soprattutto ha caratterizzato i suoi progetti in veste di ricercatore, arrangiatore e concertatore. Dal 2008 è ufficialmente chiamato il “Sultano dello Swing” e guida un movimento artistico (il “Sultanato” per l’appunto) cui ha dato il suo patronage anche Stefano Bollani. Come studioso ha pubblicato diversi libri in materia, tra i quali: “Spaghetti-Swing” (Zona, 2009), “Facezie retrò” (Zona, 2017), “L’astro di Pippo Barzizza” (Carocci, 2020).
Ingresso 15€ per “L’Inganno” di sabato 18 e 10€ per “Mandolinology” di domenica 19 – Prenotazioni Whatsapp al numero di telefono 333-4563858, e-mail info@teatrosalvini.com www.teatrosalvini.com – Teatro Tommaso Salvini, via Umberto I, Pieve di Teco