Qual è il ruolo della trasgressione nella musica e in particolare nelle canzoni trap? È il tema al centro del convegno organizzato dal Soroptimist Club di Imperia sabato 27 settembre, alle ore 15, presso la biblioteca Civica, intitolato “Bella Trap: parole, musica, emozioni”.
Bella Trap: parole, musica, emozioni. Il convegno a Imperia
“L’idea del convegno – spiega la presidente del Club, Maddalena Oddone – è nata parlando con una nostra socia, il cui figlio adolescente ascolta musica trap, rimasta molto colpita dai testi particolarmente espliciti su temi come il sesso, la droga e la violenza fisica e psicologica sulle donne”.
Ciò ha stimolato la condivisione dell’ascolto e il desiderio di comprendere meglio il “fenomeno trap”, un sottogenere della musica hip-hop nato negli Stati Uniti (trap fa riferimento alle “trap houses”, luoghi di spaccio della droga), sempre più diffuso e apprezzato dai giovanissimi anche in Italia.
“Abbiamo quindi pensato di realizzare questo evento, aperto alla cittadinanza, per dare risalto a un tema non ancora molto conosciuto ma già molto studiato: che influenze può avere sui più giovani la musica trap”, racconta la presidente.
Il convegno si aprirà con un intervento del noto produttore discografico imperiese, Stefano Senardi, sulla trasgressione nella musica.
Seguirà la relazione di Sveva Magaraggia, sociologa presso l’Università Bicocca di Milano, intitolata “In TRAPpola?”; altri due relatori di grande esperienza, Federica Bertin e Silvestro Lecce, psicologi e psicoterapeuti lombardi, parleranno poi della “generazione trap”.
L’evento sarà condotto da Roberto Ravera, direttore del dipartimento di Psicologia presso l’Azienda Sanitaria Imperiese. Il convegno si rivolge soprattutto a genitori, educatori e insegnanti e ha ricevuto il patrocinio del Comune di Imperia e dell’Asl 1 imperiese.
Il Soroptimist, ricorda la presidente Oddone, “è un’organizzazione mondiale su base volontaria di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che promuove l’avanzamento della condizione femminile, la piena realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani”.
Il linguaggio della musica trap, fatto non solo di parole ma anche di gesti e modi di vestire, “ha attirato molto interesse mediatico perché spesso violento, volgare e giudicante. Il nostro obiettivo è approfondire il fenomeno, grazie a relatori di altissimo livello”.