Venerdì il passaggio di consegne

Cambio di priore alla Confraternita di San Bartolomeo degli Armeni a Bordighera

Il nuovo priore è Giancarlo Traverso che ha ricevuto dal priore uscente, Enrico Biancheri, la mantella e il medaglione

Cambio di priore alla Confraternita di San Bartolomeo degli Armeni a Bordighera
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Cambio di priore alla Confraternita di San Bartolomeo degli Armeni

Nella chiesa parrocchiale-abbaziale di Santa Maria Maddalena, a Bordighera Alta, il parroco Luca Salomone ha benedetto il passaggio delle cariche della Confraternita di San Bartolomeo degli Armeni di Bordighera. Il nuovo priore è Giancarlo Traverso, che ha ricevuto dal priore uscente, Enrico Biancheri, la mantella e il medaglione, mentre come vice-priore è stato eletto, a scrutinio segreto, Giovanni Costa. La Confraternita di San Bartolomeo degli Armeni, nasce nel 1487, poco dopo la fondazione di Bordighera avvenuta ufficialmente nel 1470.

Grazie al primo priore di questo gruppo, lo storico Franco Zoccoli (tutto ciò è dovuto alla sua tenacia e pazienza), la confraternita è nuovamente rinata. Formata poco prima del 1500, è andata via via crescendo, sia di numero che di potenza, riuscendo agli inizi del 1600 ad acquistare la prima chiesa del centro storico, ormai troppo piccola per la popolazione, che aumentava e mentre nel 1617 veniva inaugurata la nuova chiesa di Santa Maria Maddalena, poco dopo, l'antica chiesa diventava sede della Confraternita e nominata ad oratorio di San Bartolomeo degli Armeni.

Il compito della Confraternita era nei tempi passati

era di accompagnare i defunti nella sepoltura e vigilare che le esumazioni avvenissero nel rispetto delle regole. Inoltre, svolgevano opere di carità verso i più bisognosi ed erano un aiuto al parroco nelle cerimonie religiose. Tutto ciò è continuato fino a ‘900, prima della Grande Guerra. Poi, sarà stato l'evento bellico, assieme ad altri fattori, ma della Confraternita non si sono avute più notizie. Come se questa si fosse "assopita", perciò considerata dormiente.

La rinascita e la crescita della confraternità

“Successivamente - spiega Traverso - Franco Zoccoli, con l'aiuto dell'allora parroco Angelo Di Lorenzo, l’ha risvegliata. Dopo i classici tre anni di carica, a Zoccoli è subentrato il priore Enrico Biancheri, che è anche consigliere del priorato delle confraternite, l'organo dì controllo sulle confraternite. Col priore Biancheri, il più giovane dei Confratelli, il gruppo poteva crescere maggiormente, ma a causa delle restrizioni sanitarie dovute alla pandemia, tutti i progetti sono stati annullati e ringraziamo solo il buon Dio, che quattordici erano i confratelli e a tutt'oggi quattordici sono rimasti”. Conclude: “Sperando di tornare quanto prima a una semplice normalità per poter svolgere al meglio i servizi che abbiamo preso in carico, certo che le premesse non promettono nulla di buono, la pandemia che non rallenta e da febbraio, la guerra russo ucraina”.

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