Cultura

Capolavoro per Lecco 2022: le opere del Beato Angelico raccontano San Nicolò

La quarta edizione della mostra evento è un invito alla riflessione sul Natale e la santità. "Opere Sante" il titolo che unisce il pittore rinascimentale e il patrono di Lecco.

Capolavoro per Lecco 2022: le opere del Beato Angelico raccontano San Nicolò
Pubblicato:
Aggiornato:

"Capolavoro per Lecco 2022": sarà il Beato Angelico l'artista protagonista della quarta edizione della mostra evento. Palazzo delle Paure dal 3 dicembre 2022 al 4 marzo 2023 accoglierà tre  piccoli e preziosi dipinti del maestro quattrocentesco che raccontano le opere di San Nicola,  il santo che nella declinazione onomastica in Nicolò è anche il patrono della città di Lecco.

Beato Angelico e San Nicolò: connubio

"Opere sante" è il titolo programmatico  dell'esperienza proposta per il Natale 2022 dalla Comunità pastorale Madonna del Rosario e dall’Associazione culturale Madonna del Rosario, in collaborazione con il Comune di Lecco. Una nuova occasione di incontro, attraverso la bellezza dell’opera d’arte, con il mistero della Salvezza. La mostra nei suoi contenuti salienti è stata svelata ieri pomeriggio, martedì 16 novembre 2022, nell'anteprima per la stampa organizzata a Palazzo delle Paure. Presenti il prevosto di Lecco, monsignor Davide Milani;  la vicesindaco di Lecco e assessore alla cultura Simona PiazzaMaria Grazia Nazazzi, presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese; Enrico Rossi, membro del consiglio di Fondazione Cariplo; Lorenzo Riva, vicepresidente della Camera di Commercio Como Lecco; Manuela Grecchi, prorettrice del polo lecchese del Politecnico di Milano. In video collegamento  Gerardo De Simone, curatore della mostra.

Capolavoro per Lecco Opere Sante Beato Angelico 2022

Quarta edizione, pensando già alla quinta

Monsignor Milani ha anzitutto sottolineato il merito del gruppo di amici che per "Capolavoro per Lecco" lavorano insieme da quattro anni, con entusiasmo e competenza. "Sono loro uno dei segreti del successo di questo progetto". In sala Laura Polo D'Ambrosio, Susanna De Maron e l'architetto  Giorgio Melesi che ha curato l'allestimento. Un team che "in realtà non ha mai smesso di lavorare dopo aver chiuso la terza edizione, stiamo anzi già riflettendo sulla quinta" ha anticipato il prevosto.

San Nicolò: il santo che porta i doni che salvano

L'edizione 2022 conferma uno dei suoi assi fondamentali: la riflessione sul tema del Natale.  Quest'anno si voleva però un capolavoro particolarmente legato a Lecco, perché "questo progetto è nato e si è sviluppato qui - ha ricordato don Milani -  Noi non siamo una agenzia professionalmente dedita ad organizzare eventi di arte. Capolavoro per Lecco non è concepito per girare in tour,  con tappe altrove. E' un invito alla riflessione sul significato del Natale rivolto anzitutto  alla comunità di questa città". Restando a Lecco, "se a Milano le celebrazioni del Natale si aprono con Sant'Ambrogio  e a Bergamo con Santa Lucia, da noi succede con San Nicolò". Altrimenti detto San Nicola vescovo  di Myra, o San Nicola di Bari, ma anche San Nicolao e Santa Klaus. Quest'ultimo è la personificazione  dello Spirito del Natale, non già per la sua più recente e consumistica evoluzione nell'iconico Babbo Natale della Coca Cola. "Nicola è il santo che porta ai più poveri i doni che salvano, come i tre pomi d'oro alle tre fanciulle altrimenti  condannate a una misera sorte".
Dunque il capolavoro per Lecco inviterà quest'anno a riflettere su san Nicolò. Attraverso l'arte di un  maestro assoluto del Rinascimento: il Beato Angelico

Beato Angelico pittore della storia di  San Nicolò

Da San Nicolò al Beato Angelico, fra' Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro,  pittore tra i più importanti del Rinascimento italiano. Non solo egli ha dedicato un ciclo di opere alla storia e alle opere del vescovo di Myra, ma deve la propria santità (è stato proclamato beato quarant'anni fa da papa Giovanni Paolo II ed elevato  al ruolo di Patrono degli artisti)  alla propria opera di pittore.  "Il che è rarissimo -  ha sottolineato don Milani - considerata la pessima fama che accompagnava gli artisti del tempo, esistenze tormentate, spesso maledette". Ma il frate domenicano, attraverso l’esercizio della sua arte, dipinge la santità e la bellezza di Dio.

"Opere sante": un invito a riflettere sulla santità

Attraverso le opere del Beato Angelico la riflessione sul Natale si concentrerà sulla santità: "Come possiamo diventare santi? Cosa è la santità? Per un cristiano è l'idea di stare dalla parte di Dio, stando dalla parte dei più poveri".  Dunque un invito alla santità, provocati dalla lezione del Beato Angelico, sull'esempio di  San Nicolò. Il titolo dell'edizione Capolavoro per Lecco è infatti "Opere sante".

La collaborazione con i Musei Vaticani

A Lecco arriveranno tre piccole opere che illustrano le storie di San Nicolò. Capolavoro per Lecco se le è conquistate grazie a una prestigiosa collaborazione. "I Musei vaticani hanno creduto nel nostro progetto  e hanno voluto essere con noi - ha spiegato monsignor Milani -  Di solito collaborano di  con musei di pari livello o le diocesi, mentre noi siamo semplicemente una onesta parrocchia cattolica".

Curatore della mostra  è Gerardo De Simone, storico dell'arte,  tra i più importanti studiosi a livello internazionale della figura e dell’opera di Beato Angelico.  Insieme al lui nel progetto per Capolavoro per Lecco sono coinvolti altri studiosi di altissimo profilo che porteranno il loro contributo.

Tre piccole opere del Beato Angelico

"L'idea delle opere sante accomuna i due protagonisti, Beato Angelico e San Nicolò - ha ribadito De Simone -   La mostra è composta da tre opere, due sono scomparti dalla predella del polittico Guidalotti, commissionato nel 1437, eseguito anni più tardi per  l'altare della cappella di San Nicola nella basilica di San Domenico a Perugia.  Qui  era rimasto  fino alla soppressione degli ordini religiosi. Smembrato, è poi finito in varie collezioni. Le nostre due formelle erano state  requisite dalle truppe napoleoniche e solo dopo la restaurazione furono restituite a Roma, rimanendo quindi di competenza dei Musei Vaticani. Oggi sono conservate nella Pinacoteca vaticana".

EKTA 32435 (13x18cm)
Foto 1 di 4

SCV ➔ Edificio della Pinacoteca ➔ Pinacoteca Vaticana ➔ Sala III.Beato Angelico, Guido di Pietro detto (Vicchio, Firenze, 1395 ca. - Roma 1455).1447 - 1449.Scomparto centrale di predella con Storie di San Nicola di Bari: Il Santo incontra il Messo imperiale; Salva un carico di grano per la città di Mira; Salva una nave dal naufragio.Inv 40252

EKTA 32435 (13x18cm)
Foto 2 di 4

SCV ➔ Edificio della Pinacoteca ➔ Pinacoteca Vaticana ➔ Sala III.Beato Angelico, Guido di Pietro detto (Vicchio, Firenze, 1395 ca. - Roma 1455).1447 - 1449.Scomparto centrale di predella con Storie di San Nicola di Bari: Il Santo incontra il Messo imperiale; Salva un carico di grano per la città di Mira; Salva una nave dal naufragio.Inv 40252

EKTA SCANSIONATA DA TRECCANI (ISTITUTO ENCICLOPEDIA ITALIANA)
Foto 3 di 4

SCV ➔ Edificio della Pinacoteca ➔ Pinacoteca Vaticana ➔ Sala III.Beato Angelico, Guido di Pietro detto (Vicchio di Mugello, Firenze, 1395 ca. - Roma 1455).1447 - 1449.Scomparto sinistro di predella con Storie di San Nicola di Bari: Nascita del Santo; Vocazione; Dono alle tre fanciulle povere.Inv 40252

EKTA SCANSIONATA DA TRECCANI (ISTITUTO ENCICLOPEDIA ITALIANA)
Foto 4 di 4

SCV ➔ Edificio della Pinacoteca ➔ Pinacoteca Vaticana ➔ Sala III.Beato Angelico, Guido di Pietro detto (Vicchio di Mugello, Firenze, 1395 ca. - Roma 1455).1447 - 1449.Scomparto sinistro di predella con Storie di San Nicola di Bari: Nascita del Santo; Vocazione; Dono alle tre fanciulle povere.Inv 40252

In due scomparti si concentrano cinque episodi della vita di San Nicola. "Un vero tour de force narrativo, ma con il tono calmo e sereno che contraddistingue la pittura di fra' Giovanni da Fiesole".

Messale miniato dal Beato Angelico

La terza opera è un messale miniato dal Beato Angelico, che fa parte del fondo donato nel 1938 dal conte Paolo Gerli  alla Biblioteca Braidense di Milano.  A Lecco verrà esposto aperto alla pagina dove si trova la miniatura della Crocefissione, ma dentro "ce ne sono altre cento e più, di formato minore, che verranno rese fruibili al visitatore digitalmente, su uno schermo".

L'allestimento in tre sale

L'allestimento della mostra è curato dall'architetto Giorgio Melesi. Sarà un percorso in tre  parti, la prima di accompagnamento, la seconda di visita alle opere esposte, la terza di approfondimento.

L'architetto Giorgio Melesi

"Abbiamo immaginato il visitatore che accompagnato da una giovane guida attraversa una prima sala alle cui pareti sono installati pannelli in bianco e nero, muti. Pannelli che prendono vita  grazie alla giovane guida". Nella seconda sala  il visitatore sarà invece da solo, a tu per tu con le formelle del  Beato Angelico. "Una vicinanza che si impone dato il piccolo formato delle stesse, collocate in un piccolo emiciclo dove, stagliandosi dal semplice e sottile segno grafico di un filiforme telaio metallico che le sostiene, si svelano. Tutto ruota attorno ad esse, senza sopraffarle. Il riferimento iconografico dell'allestimento può essere ricondotto all'immagine della Santa Casa di Loreto e alle opere di arredo dell'architetto Franco Albini".

"Distaccandosi dalle due opere, nella cavità di un anfratto, all’interno di una massa opaca ecco rivelata la bellezza della terza opera fluttuante nella luce  – ha proseguito Melesi - All’unico frammento esposto del Messale, come orizzonte al visitatore, ritornato in mostra, viene successivamente proposto lo “sfoglio” virtuale dell’intero Codice".

Nella terza sala l'approfondimento finale dove entra in gioco anche la tecnologia.

"Abbiamo previsto anche un laboratorio per i ragazzi più piccoli, dove raccontare quello che più li ha impressionati - ha spiegato Melesi  - C'è l'idea di creare infine un racconto della mostra, mettendone insieme tanti piccole impressioni dei ragazzi".

Gli studenti guide del Capolavoro per Lecco

Capolavoro per Lecco conferma un altro asse principale:  ancora una volta i giovani saranno protagonisti attivi, ingaggiati e formati come guide. "Il visitatore vive l'esperienza della mostra accompagnato -  ha chiosato monsignor Milani  - I giovani non sono  figurine che mettiamo lì perché belle, sono protagonisti a cui affidiamo l'esito del progetto".

Susanna De Maron coordina insieme a Laura Polo d'Ambrosio le giovane guide.
"Hanno già aderito quasi 200 studenti di otto scuole superiori lecchesi ai quali si affiancherà un gruppo di studenti universitari, principalmente del Politecnico di Milano, Polo territoriale di Lecco. Abbiamo molti allievi del terzo anno delle superiori  alla loro prima esperienza. Questa settimana cominceremo  lo stage di formazione, due momenti teorici, poi  faremo delle prove, perché non è facile accompagnare degli adulti".

Laura Polo D'Ambrosio

"L'impegno al quale sono chiamati i ragazzi è raccontare qualcosa di scientificamente fondato anziché basarsi su una propria soggettiva impressione   - ha sottolineato Laura Polo D'Ambrosio - Ma la cosa più sorprendere, in questi quattro anni, è stato proprio che l'opera d'arte ha infine fatto emergere qualcosa di originale in ciascun ragazzo. Quest'anno c'è la novità  di non parlare davanti alle opere, ma di accompagnare il visitatore fino ad esse avendo attivato il lui  una sensibilità che gli permetta di coglierne i dettagli che sono una peculiarità del Beato Angelico. Siamo consapevoli che è un  rischio, ma siano fiduciosi. Vediamo come questo approccio, che fa decantare tanto rumore esterno, ci lascerà avvicinare alle opere con un'apertura differente". Un approccio che "diventa una educazione civica, in cui tutti ci aiutiamo per cogliere qualcosa di inaspettato, ci facciamo un regalo di Natale alla fine" ha concluso la docente di Storia dell'Arte al Liceo Classico Manzoni.

Come ogni anno, infine, “Capolavoro per Lecco” riserva una particolare attenzione nell’offrire ai più piccoli visitatori l’opportunità di vivere un’esperienza creativa di incontro con l’arte e con l’evento a cui la mostra è dedicata. Un’area dell’esposizione è quindi allestita a laboratorio: qui i bambini, organizzati in gruppo, potranno dare espressione ai propri pensieri e contribuire, con i loro disegni, al racconto di San Nicola descritto nelle opere del Beato Angelico.

La collaborazione con il Polimi di Lecco

Anche quest'anno è coinvolto nel progetto (nella terza sala di approfondimento),  il Politecnico di Milano. La prorettrice del polo lecchese Manuela Grecchi ha definito l'iniziativa  "splendida": "Il nostro contributo   si declina nel tema dell'inclusione, che è poi quello che caratterizza il Polimi di Lecco. La vera sfida non è far percepire quel che non vediamo, ma capire che cosa può vedere un non vedente". La sfida di realizzare attraverso la tecnologia una esperienza immersiva è affidata a Marco Carrubba, ingegnere specializzato in Bioingegneria.

Capolavoro per Lecco” vuole infatti confermarsi anche in questa edizione come un’esperienza di visita davvero immersiva, capace di stimolare tutti i sensi nel rapporto tra il visitatore e l’opera d’arte, come ha sottolineato Laura Polo D’Ambrosio: “Il percorso è implementato non solo dal contributo di numerosi pannelli e sussidi esplicativi, ma anche dalla proposta di una serie di stimoli tattili, sonori e olfattivi che lo arricchiscono e lo rendono unico. La collaborazione con FAND (Federazione Associazioni Nazionali delle persone con disabilità, Uici (Unione Italiana Ciechi), Politecnico di Milano - Polo territoriale di Lecco e Descrivedendo ha consentito la realizzazione di strumenti innovativi che amplificano la percezione visiva e descrittiva delle tavole dipinte e del codice consentendo di condividere la bellezza dei capolavori in mostra in un contesto di forte sensibilità umana, artistica e culturale. Anche il metaverso fa la sua comparsa quest’anno nella mostra: attraverso speciali “oculi”, i visitatori potranno vivere l’esperienza di muoversi nella chiesa di San Domenico a Perugia e osservare da vicino in tutti i suoi particolari la cappella in cui era conservato il Polittico Guidalotti”. “E poi c’è il ruolo dei ragazzi: - ha evidenziato Laura Polo D’Ambrosio - ancora una volta, infatti, la divulgazione dei contenuti delle opere, valicando la semplice proposta di “offerta didattica”, è affidata alla visita guidata a cura degli studenti delle scuole superiori del territorio, preparati attraverso uno specifico percorso di formazione”

Beato Angelico a Palazzo delle Paure

Capolavoro per Lecco è una proposta stabilmente inserita nella programmazione culturale della città, tra  le grandi mostre espositive di Palazzo delle Paure, come hanno ricordato monsignor Milani e l'assessore Simona Piazza. "Abbiamo voluto uno spazio da dedicare alla realtà lecchese, in linea con lo spirito di condivisione della mostra, che ha forte radicamento nel nostro territorio e forte pertinenza non solo con il Natale, ma con le nostre vite quotidiane" ha argomentato la vicesindaco, non mancando di sottolineare la novità prestigiosa della collaborazione con i Musei Vaticani: "E' la prima volta che a Lecco  arriva un prestito da un museo così importante".

Partner e sostenitori

“Capolavoro per Lecco” può contare su numerosi partner e sostenitori, sia in ambito istituzionale (Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Camera di commercio di Como-Lecco, Provincia di Lecco, Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco) sia tra le aziende private del territorio e non solo: Mollificio Sant’Ambrogio (Main partner); Acinque, Novatex, Technoprobe (Platinum partner); Agomir, BCC Brianza e Laghi, QC Terme, SigmaTre (Gold partner); AAG Stucchi, Autotorino, Colombo Costruzioni, Confartigianato Imprese Lecco, Elemaster, Gattinoni Group, Iperal e Level (Silver partner); Cooperativa di consumo La popolare, Linee Lecco e Unicalce (Partner). “A tutti loro va un sincero ringraziamento perché, anche in un momento congiunturale di preoccupazione, hanno scelto di investire sul nostro progetto che mette al centro i giovani e la bellezza” ha concluso Monsignor Milani.

Enrico Rossi Fondazione Cariplo), Maria Grazia Nasazzi (Fondazione comunitaria del Lecchese) e la vicesindaco di Lecco Simona Piazza

"Poter dare una mano perché questo evento possa diventare qualcosa di straordinario è un onore per noi, siamo noi a ringraziare voi" ha detto il vicepresidente Lorenzo Riva.

Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Lecchese ha rilevato come la mostra di quest'anno sia motivo di grande curiosità: "Come gli altri anni, del resto, ma stavolta la sfida mi sembra più complessa e  più intrigante. É un evento dei particolari. Per la nostra fondazione è stato naturale esserci, con una convinzione vera. San Nicolò rappresenta la nostra  storia e tradizione, la fede di un popolo semplice".

Infine Enrico Rossi rappresentante della Cda della meneghina Fondazione Cariplo si è complimentato per il  coinvolgimento dei giovani. " Un merito importante, in questo periodo di disagio giovanile. Qui state dando saggio di  un metodo di coinvolgimento dei giovani attraverso la cultura".

Capolavoro Per Lecco 2022 "Opere Sante" - L’inaugurazione il 2 dicembre alle ore 17 - Dal 3 dicembre la mostra aperta al primo piano di Palazzo delle Paure fino al 4 marzo 2023 

Seguici sui nostri canali
Necrologie