Atmosfera speciale ieri al festival Cervo in blu d’inchiostro, dove il pubblico ha gremito la sala per l’incontro “Dall’Italia al Río de la Plata, un viaggio teatrale lungo un secolo”. Un appuntamento capace di coinvolgere e sorprendere grazie alla qualità delle riflessioni e alle intense performance dal vivo.
L’apertura musicale e il contesto dell’iniziativa
A dare il via al pomeriggio è stato il fisarmonicista Gianni Martini, che con la sua esibizione ha subito creato la giusta magia. L’incontro è stato introdotto da Francesca Rotta Gentile, direttrice artistica del festival, che aveva immaginato e costruito questo evento già un anno fa, insieme a Sergio Colella e con il sostegno convinto della sindaca di Cervo, Lina Cha.
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Il libro e il viaggio tra Italia e Argentina
Protagonista dell’appuntamento il volume “Le origini italiane del teatro argentino” (Edizioni Valore Italiano) di Sergio Colella, ex dirigente del Ministero degli Affari Esteri in America Latina e ricercatore presso l’Universidad Complutense di Madrid. Nel suo intervento, Colella ha accompagnato il pubblico in un percorso affascinante tra nostalgia, tango, migrazioni italiane e identità, raccontando la nascita del teatro argentino.
Le letture sceniche degli studenti
Accanto all’autore è intervenuta Stefania Sandra, vicepreside del Liceo Cassini e presidente del Rotary Club di Sanremo, insieme agli studenti del Laboratorio Teatrale. I giovani hanno messo in scena letture e brevi interpretazioni tratte dal libro, dando vita a un momento creativo di grande intensità. Presenti anche studenti del Polo Tecnologico e del Liceo Vieusseux, che hanno portato freschezza ed entusiasmo.
Uno scambio tra generazioni
La partecipazione degli istituti sanremesi ha creato un clima vivace, dimostrando come il teatro possa diventare un ponte tra generazioni, culture e storie diverse. Un contributo che ha arricchito ulteriormente l’incontro.
Il prossimo appuntamento
Attesa ora per sabato 13 dicembre, quando arriverà a Cervo lo scrittore e poeta Giuseppe Conte, intervistato da Patrizia Milanese sul nuovo romanzo “Nessuno può uccidere Medusa” (Bompiani).
Un nuovo evento di rilievo che conferma Cervo come uno dei centri culturali più dinamici della Liguria.