LA PREMIAZIONE A GIUGNO A SASSO

Il Parmurelu d'Oru 2023 assegnato al ricercatore scientifico Vincent Torre

E’, inoltre, tra gli scienziati che quarant’anni fa a Genova hanno iniziato a discutere di Intelligenza Artificiale

Il Parmurelu d'Oru 2023 assegnato al ricercatore scientifico Vincent Torre
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La premiazione avverrà a giugno, a Sasso, con data da destinarsi

E’ stato assegnato a Vincent Torre il sedicesimo Parmurelu d’Oru di Bordighera. Torre è discendente della prestigiosa famiglia Rossi, tra cui ricordiamo, anche il generale Vincenzo Rossi, l’avvocato e sindaco della città Francesco Rossi, il ministro per la Pubblica Istruzione Paolo Rossi è la famosa zia Irene Brin. Torre ha un alto valore scientifico internazionale come ricercatore e docente universitario alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste.

Tra gli anni Settanta e Ottanta

divideva il suo tempo tra il Physiological Laboratory di Cambridge nel Regno Unito, sotto la direzione del Premio Nobel Sir Alan Hodgkin e il Laboratory di Artificial Intelligence del Mit di Cambridge negli Usa. E’, inoltre, tra gli scienziati che quarant’anni fa a Genova hanno iniziato a discutere di Intelligenza Artificiale. “Torre ha reso onore e lustro a Bordighera - spiegano gli organizzatori del Premio - per il grande merito di diffondere la conoscenza di Irene Brin, poco nota nel nostro contesto ma molto stimata in campo internazionale, anche per essere stata la prima giornalista di moda a diffondere il made in Italy e supportare le grandi firme italiane”.

E ancora: “Ha investito generosamente a Bordighera riordinando il giardino della villa di famiglia a Sasso, ricreando un luogo interessante e originale, dove sono collocate opere di Land Art di importanti artisti. Ora è possibile fruire dello splendido giardino che viene messo generosamente a disposizione del pubblico in occasioni di eventi di prestigio. Periodicamente d’estate vengono organizzati cicli di conferenze, rappresentazioni teatrali e concerti”.

Per qualche anno Torre ha istituito un premio

intitolato “Arte nel giardino di Irene Brin, dedicato a giovani artisti”, convogliando esponenti nazionali dell’arte nell’estremo Ponente ligure.  Sempre adiacente alla casa di Sasso, ha creato un raffinato museo dedicato alla figura di Irene Brin, dove si possono ammirare fotografie, dipinti documenti e abiti che hanno accompagnato la vita di questa straordinaria donna di cultura, amante dell’arte.

Seguendo gli insegnamenti intellettuali di Irene Brin

e del marito Gasparo del Corso, Torre ha imparato fin da giovane ad approcciarsi ai problemi prettamente scientifici in modo originale, quasi artistico, cercando sempre di essere innovativo e controcorrente e di passare dallo studio dei comportamenti sociali delle sanguisughe all’uso dei metodi sperimentali più recenti sviluppati della nanotecnologia. Concludono: “Possiamo quindi affermare che i traguardi scientifici raggiunti da Torre hanno avuto un incipit umanistico derivante dai nostri luoghi, motivo per cui ha sentito il bisogno di rendere omaggio alla zia con la valorizzazione di Bordighera”. La cerimonia di premiazione avverrà a giugno a Sasso, in data da destinarsi.

F.T.

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