UN PO' DI STORIA

Il Principato di Seborga e Sasso e la tradizione del ceppo

Seborga rimase sempre fedele al ceppo, come le cittadine e paesi della Contea di Ventimiglia: Baiardo e Badalucco

Il Principato di Seborga e Sasso e la tradizione del ceppo
Pubblicato:
Aggiornato:

Il Principato di Seborga e Sasso, la tradizione del ceppo

Seborga rimase sempre fedele al ceppo, come le cittadine e paesi della Contea di Ventimiglia: Baiardo e Badalucco. La tradizione del ceppo è di origine Provenzale e ben più antica del Cônfögu, forse questo deriva dalla tradizione del ceppo, che è di origine celtica. A Seborga e Sasso, ogni anno si rinnova l’antica tradizione del ceppo, sulla piazza principale è stato acceso il ceppo alla vigilia di Natale e rimarrà acceso sino all’Epifania. A Genova dura solo un giorno la vigilia di Natale a Seborga dodici giorni (vedi Duzàire).

Il rito si fonda su vasti elementi propiziatori

il valore vitale del fuoco, l’efficacia profilattica del fuoco era consuetudine far passare le bestie attraverso fuochi accesi per disinfettarle e disinfestarle. Il simbolo del ceppo aveva anche altre valenze tra cui il simbolico consumarsi del tronco del vecchio anno, con tutto quello quanto di male vi era accumulato, guai se il fuoco si fosse stento, sarebbe stato un cattivo presagio, infatti, sia di giorno che di notte, sia che piova o non piova, c’è sempre una vigile presenza dei fuochisti. Se si domandi perché c’è questa tradizione ti rispondo solo… “che deve bruciare sino all’Epifania”.

Flavio Gorni e Lui Cerin

Seguici sui nostri canali
Necrologie