Curata dal critico televisivo Aldo Grasso, la mostra presenta 85 fotografie provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, dedicate alle edizioni del Festival dal 1951 al 1976, ultimo anno in cui la kermesse si svolse al Casinò di Sanremo
La mostra “Non ho l’età” prorogata fino al 2 gennaio
La mostra “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976” è prorogata fino a venerdì 2 gennaio 2026 negli spazi della Sala Incontri del Teatro Ariston di Sanremo.
Realizzata dalle Gallerie d’Italia di Torino e approdata a Sanremo al Teatro Ariston, la mostra ha aperto al pubblico giovedì 17 aprile e, grazie alla proroga, offrirà a cittadini, appassionati di musica e visitatori un’ulteriore opportunità di immergersi nella storia del Festival di Sanremo delle origini.
NON HA L’ETA’
Il festival in bianco e nero 1951-1976
Progetto espositivo di Gallerie d’Italia Torino e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Private Banking, e curata dal critico televisivo Aldo Grasso, la mostra presenta 85 fotografie provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, dedicate alle edizioni del Festival dal 1951 al 1976, ultimo anno in cui la kermesse si svolse al Casinò di Sanremo, prima del trasferimento al Teatro Ariston nel 1977 e del passaggio alla trasmissione televisiva a colori.
Il Festival di Sanremo rappresenta un capitolo fondamentale della storia della musica italiana, della televisione e della società del Paese. Le immagini realizzate dai fotoreporter dell’Agenzia Publifoto raccontano un’Italia che, nel dopoguerra, cerca leggerezza, speranza e una nuova identità culturale. Il titolo dell’esposizione richiama proprio la giovane età del Festival e di un Paese in trasformazione.
Le fotografie in mostra si concentrano sui “fuori scena”: l’attesa degli artisti durante le prove, i momenti di vita quotidiana, le passeggiate in città, la sala trucco, la produzione degli autografi, l’orchestra, la giuria, la sala stampa e il pubblico. Uno sguardo intimo e spesso inconsueto che restituisce agli artisti una dimensione sorprendentemente familiare.
Il percorso espositivo è arricchito da contributi video-sonori e foto animate con il supporto dell’intelligenza artificiale e tecniche di realtà aumentata, oltre a postazioni con memorabilia come riflettori, telefoni, microfoni, LP, spartiti e un pianoforte. Grazie a un sofisticato impiego dell’AI, le fotografie storiche e i frammenti video d’epoca prendono letteralmente vita.
La proroga fino al 2 gennaio 2026 conferma la mostra come una straordinaria occasione per rivivere la magia del Festival di Sanremo delle origini, attraverso un viaggio visivo ed emozionale che celebra l’epoca d’oro della musica italiana.