Sanremo

Lirio Abbate ai Martedì Letterari

Il giornalista direttore de L'Espresso affronta gli "anni di sangue" delle stragi mafiose nel teatro dell'opera del Casinò.

Lirio Abbate ai Martedì Letterari
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Lirio Abbate presenta il suo nuovo libro ai martedì letterari.

 

Storie di stragisti con Lirio Abbate

“Via Giuseppe Tranchina, civico22. Zona San Lorenzo. Non è la Palermo che affascina i turisti, gli scrittori gli artisti.  E’ qui che si tengono i summit criminali di più alto livello Giuseppe Graviano, Giovanni Brusca, Matteo Messina Denaro quando bisogna parlare, o quando bisogna semplicemente rendere omaggio a quello che alcuni chiamano “la Belva” ma che per mafiosi è “il padre di tutti noi” , si va lì a via Tranchina.” L’incipit di “Stragisti. Da Giuseppe Graviano a Matteo Messina Denaro. Uomini e donne delle bombe di Mafia” (Rizzoli) il nuovo libro di Lirio Abbate, direttore de l’Espresso.

 

Lirio Abbate ne parlerà domani, venerdì 27 maggio ore 18.00 nel teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo nell’ambito dei Martedì Letterari per il ciclo “La Cultura della Legalità” con la professoressa Stefania Sandra ( Istituto GD. Cassini) e con Marzia Taruffi.  Il libro non ha come protagonisti le vittime di Mafia ma i carnefici diretti e indiretti, evidenziando chi diede gli ordini e chi li eseguì. Da Giuseppe Graviano a Matteo Messina Denaro Abbate, che ha firmato numerose inchieste giornalistiche su mafie e collusioni istituzionali, esamina "gli  anni del sangue" un periodo drammatico di cui ha esperienza diretta come giovanissimo cronista in Sicilia.

 

Stragisti: la sinossi

Sono gli anni del sangue. Tra il 1992 e il 1993 Cosa nostra ingaggia una guerra contro lo Stato. 23 maggio 1992, Capaci, “l’attentatuni” a Giovanni Falcone. Cinquantasette giorni dopo, via D’Amelio: muore Paolo Borsellino, muoiono cinque uomini della scorta. Un anno dopo, ancora a maggio, il fallito attentato a Maurizio Costanzo, pochi giorni dopo a Firenze, la strage di via dei Georgofili, e poi ancora la bomba di via Palestro, a Milano.Questa la fredda cronaca. Dietro la secca cronologia degli eventi, ci sono le strategie della mafia di quegli anni e una «foto di famiglia» che Lirio Abbate, con documenti inediti, storie segrete, e una narrazione travolgente, ci aiuta a ricomporre: è ’immagine ravvicinata degli Stragisti, gli uomini e le donne che, sotto l’impulso del Capo dei Capi, Totò Riina, hanno insanguinato la Sicilia e il Paese intero. I due fratelli Graviano, Giuseppe e Filippo, sono al centro di questa cornice, affiancati da vicino dal loro «gemello diverso», Matteo Messina Denaro. I primi due verranno arrestati nel 1994, e il loro fermo coinciderà con la fine della strategia stragista. Il secondo, ancora latitante, è l’ultimo depositario dei segreti di quella stagione. Oggi, a trent’anni da quegli eventi rimasti scolpiti nella memoria collettiva, Stragisti ci conduce nelle strade di Palermo, di Firenze, di Milano, di Roma, della Costa adriatica e della Toscana in cui i boss si muovevano quasi indisturbati; ci svela i meccanismi di potere all’interno della famiglia Graviano, getta luce sui misteri di una latitanza dorata e sul ruolo della sorella, Nunzia, fino a cercare risposta a un quesito assurdo: come è potuto succedere che due boss al 41bis abbiano avuto entrambi un figlio durante la detenzione? Ed è proprio sul carcere ostativo che Lirio Abbate ha ingaggiato battaglia: per la riforma in corso, proprio i fratelli Graviano, ergastolani, potrebbero presto tornare in libertà. A trent’anni dalle stragi per le quali furono condannati. ( Dalla Prefazione)

 

Lirio Abbate

Lirio Abbate siciliano, è autore di inchieste esclusive su corruzione e mafie. Comincia nel giornale di Sicilia nel 1990. Dal 1998 è corrispondente de La Stampa dalla Sicilia sino al 2008, quando diventa inviato per l’Espresso e si dedica al giornalismo investigativo. Scrive per il cinema e la televisione. Reporters sans frontières lo ha inserito fra i «100 eroi dell’informazione» nel mondo. Motivazione:” Le minacce di morte e la sua presenza nella lista nera di Cosa Nostra non lo hanno intimidito. Nel 2015 Index on Censorship di Londra lo ha nominato fra le 17 persone al mondo che lottano per la libertà di espressione. Con Peter Gomez ha scritto I complici (2007), con Marco Lillo I re di Roma (2015), con Marco Tullio Giordana Il rosso & il nero (2019). Per Rizzoli ha pubblicato Fimmine ribelli (2013, da cui è stato tratto il film Una fem-mina, presentato a Berlino nel 2022 e i
bestseller La lista. Il ricatto alla Repubbli-ca di Massimo Carminati (2017), U siccu. Matteo Messina Denaro: l’ultimo capo dei capi (2020) e Faccia da mostro (2021). È direttore del settimanale «L’Espresso».

 

Il prossimo appuntamento

Il 31 maggio ore 16.30 nel Teatro dell’Opera il prefetto Franco Gabrielli Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri presenta il libro Naufragi e nuovi approdi. Dal disastro della nave concordia al futuro della protezione civile. (Baldini+Castoldi).

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