Milano: Bea di Vigliano in mostra all’Atelier Crespi di Brera
Il progetto, ospitato nello storico spazio di Crespi Brera, propone una selezione di opere dell'artista bordigotta d'adozione che coniugano spiritualità, segno e materia

Si inaugura mercoledì 5 giugno, alle ore 18.30, presso l’Atelier Crespi di Vicolo Manzoni, la mostra personale dell’artista bordigotta d'adozione Bea di Vigliano, a cura della storica dell’arte Jacqueline Ceresoli. L’esposizione sarà visitabile fino al 14 giugno.
Il progetto, ospitato nello storico spazio di Crespi Brera (Belle Arti dal 1880)
propone una selezione di opere che coniugano spiritualità, segno e materia, in una riflessione intima sulla forma e sull’evocazione del paesaggio interiore. Con orari di apertura dal lunedì al sabato (10-12 / 14-17.30) e anche su appuntamento, la mostra si inserisce nel fitto panorama artistico milanese di inizio estate, offrendo al pubblico una rara occasione per entrare in contatto con un percorso creativo autentico e raffinato. Per informazioni: info@crespi-brera.com , telefono 02 862893.
Bea è mancata tre anni fa circa, all’età di 102 anni
Originaria di Vercelli, negli anni ’50 si è trasferita a Bordighera. La sua è stata una vita molto intensa e appassionante. La pittura era la sua grande passione. Ha iniziato nel 1934, da giovanissima, quando viveva ad Abbazia, nell’attuale Croazia, località che un tempo faceva ancora parte dell’Istria italiana, nella zona vicina di Fiume.
Laggiù si era trasferita per motivi di lavoro del padre, Carlo
un ufficiale dei carabinieri. All’epoca, come anche ai giorni nostri, i militari di carriera giravano parecchio l’Italia. Successivamente si è trasferita a Bordighera, dove più tardi si è sposata con un ufficiale di cavalleria. Qui ha frequentato diversi pittori, come Gian Porcheddu, Roman Bilinski, Marcello Cammi, Salioli, Guido Scerna, Sergio (Ciaclo) Bianco. Aveva una collezione di numerosi quadri e produceva soprattutto acquerelli, ma anche dipinti a olio.
In seguito ha portato le sue mostre in numerose città italiane
I figli ricordano che Bea ha viaggiato molto. Aveva una mostra anche a Tunisi, dove una sua opera è ancora nel museo civico della capitale. Nel 1990, c’è stata una sua mostra anche al Forte dell’Annunziata di Ventimiglia, organizzata da Pietro Raneri. Dipingeva in un piccolo studio nella sua dimora dei Colli e faceva parte dell’associazione Fidapa di Milano, con la poetessa Renata Bosio e il pittore Antonio Arosio. Nel 1956 vinse il premio “5 bettole”, a Bordighera Alta.
Fabrizio Tenerelli

