Molini di Triora

Storica pala d'altare di Battista Gastaldi torna a nuova vita -Foto

Cerimonia in Valle Argentina per l'opera d'arte restituita alla comunità

Storica pala d'altare di Battista Gastaldi torna a nuova vita -Foto
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Si è svolta lo scorso 26 giugno, presso la chiesa di Nostra Signora della Montà di Molini di Triora, la consegna della pala d’altare seicentesca raffigurante Santa’Anna Meterza, la sacra Famiglia e San Giovanni Battista Bambino, oggetto di un’importante opera di restauro.

Storica pala d'altare di Battista Gastaldi torna a nuova vita

Il lavoro è durato più di un anno e non ha avuto alcun costo per la collettività. L’intervento è stato infatti finanziato tramite i proventi del 2 x mille grazie ad un progetto dell’Ancos (Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive) della Confartigianato. “L'Ancos, grazie alle attività portate avanti fin dalla sua nascita , è uno dei soggetti ammessi alla ripartizione del 2 e del 5 per mille, utilizzati per finanziare progetti di carattere sociale e culturale – ha spiegato il Presidente di Ancos Confartigianato Imperia Antonio Sindoni - Quest’anno, come opera da finanziare con i proventi del 2 x mille, l’Ancos di Imperia ha individuato il restauro del polittico ‘Sacra famiglia con Sant’Anna e San Giovannino’. Una scelta dettata dalla volontà di diffondere il valore di opere che rappresentano il patrimonio artistico, artigianale, storico e culturale del territorio”.Alla cerimonia hanno partecipato il Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-
Sanremo Mons. Antonio Suetta, il Soprintendente Alfonso Sista, il sindaco di Molini di Triora Manuela Sasso, l’assessore Alessandra Balbo, i consiglieri
Gianluca Ozenda e Anais Lugli, il Vice Presidente Nazionale Ancos Renato Rolla, il Presidente Ancos Imperia Antonio Sindoni, il Presidente ANAP
Confartigianato Imperia Caterina Liberato, il Segretario di Confartigianato Imperia Barbara Biale, il Responsabile del restauro Riccardo Bonifacio ed il
Parroco Don Nuccio Garibaldi.

Il restauro

Il restauro è stato realizzato dal Laboratorio Bonifacio con sede a Bussana di Sanremo, specializzato in restauro e conservazione di opere d’arte. sotto la
supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Liguria. L’opera, che si credeva perduta da tempo, era stata ritrovata smembrata ed accatastata con del legname nell’oratorio della Maddalena di Molini di Triora. Il dipinto ad olio su tavola in un primo tempo era stato attribuito alla bottega dei genovesi Cambiaso, il restauro però, ha permesso di scoprire la firma dell’artista, Battista Gastaldi (Triora 1581-1659). La firma, porta la seguente dicitura: BABTA GASTALDUS INVENTOR TE. F. (Te Fecit) ed era completamente invisibile ad occhio nudo; è emersa grazie alla
delicata rimozione di una ridipintura oleosa e di una spessa coltre di sporco e vernici ossidate. La pala d’altare, composta da una tavola dipinta ad olio, è
incastonata in una soasa lignea intagliata, scolpita e dipinta composta da una predella, due lesene, una trabeazione ed una lunetta dipinta ad olio su tavola
raffigurante il Padre Eterno benedicente.

Il comune in festa tra l'entusiasmo dei presenti

“Il manufatto si trovava in un generale e preoccupante stato di cedimento – ha spiegato Riccardo Bonifacio - La situazione conservativa era drammatica: la
superficie cromatica era quasi illeggibile a causa dello spesso strato di vernice ossidata e di depositi di sporco consolidati nel tempo, inoltre presentava
diffusi sollevamenti e numerose cadute di colore, mentre gli strati pittorici erano offuscati e quasi illeggibili. La soasa era interessata da un’ improbabile
ridipintura sommaria in stile naif. L’intervento di restauro oltre a portare alla scoperta di un opera dall’alto valore artistico e dell’autore, ha portato alla luce
anche l’iscrizione che era solo parzialmente visibile alla base della pala recante i nomi della committenza e della data di realizzazione dell’opera
(PETRUS ALARIA.Q.LUCE DE MOLINI ET DE PROPRIO DOTAVIT, TE FIERI, VTI MASSARIUS CURAVIT. 1613)”.

“La pala era ridotta molto male ma ci siamo subito resi conto che era un’opera molto importante – ha detto il Soprintendente Alfonso Sista – E’ una pala
datata 1613 che arricchisce il patrimonio artistico del territorio”. “E’ con gioia che abbiamo inaugurato questo ulteriore intervento di restauro – ha commentato il Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo Mons. Antonio Suetta – Si tratta di un pezzo di grande valore, ritrovato dopo essere stato dimenticato per molto tempo. Questo concorre a rendere più fruibile non solo questo sito, ma l’intera Valle Argentina. Spero che possa aiutare la promozione turistica della nostra terra e concorrere ad elaborare un percorso
di catechesi attraverso l’arte”.

“Oggi è una giornata di festa per il Comune di Molini di Triora – ha aggiunto il sindaco Manuela Sasso – E’ un ottimo risultato, frutto di una bella squadra di lavoro. Bisogna ringraziare chi ha permesso il restauro con l’impegno e con il contributo economico. Mi auguro che sia un passo per arrivare a creare un bel percorso perché in questo comune e nella vallata ci sono molte opere importanti, quindi è giusto che le persone ne possano fruire e conoscere le bellezze del territorio”.

ANCOS molini di triora (1)
Foto 1 di 2
ANCOS molini di triora (2)
Foto 2 di 2

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