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Liber Theatrum
"Vittime o carnefici" in piazza a Ospedaletti
Lo spettacolo itinerante proposto è ispirato al libro "Delitti esemplari" dello scrittore spagnolo Max Aub.
E' in programma lunedì 1 agosto alle ore 21.30 a Ospedaletti, con ritrovo iniziale in Piazza IV Novembre, lo spettacolo teatrale itinerante Vittime o Carnefici per la la regia di Diego Marangon.
"Vittime o carnefici" in piazza
Lavoro che Liber Theatrum riprende in mano, rivisitandolo, con nuovi personaggi e sfumature ulteriori, dopo quasi quindici anni dalla prima messa in scena, in un momento storico particolarmente indicato, "Dove -comunicano- parole come rispetto, accoglienza, condivisione, sono state apparentemente cancellate dal vocabolario comune e frasi come “mettersi nei panni degli altri” oppure “giustificare il comportamento altrui” non fanno più parte del bagaglio culturale, umano e sociale delle persone. "
Lo spettacolo
Si tratta di uno spettacolo liberamente ispirato al libro “Delitti esemplari” di Max Aub (scrittore spagnolo poi emigrato in Messico) pubblicato alla fine degli anni cinquanta, portato in Italia da Sellerio editore per la prima volta nel 1981 e rieditato nel 2003 per la 22esima volta. Un testo metaforicamente attualissimo e in perfetta sintonia con l’atmosfera che si respira a tutti i livelli nella società, caratterizzata dalla pessima abitudine di volersi sempre e necessariamente schierare su barricate contrapposte.
Nel tentativo di sdrammatizzare il tutto si è fatto diventare il libro uno spettacolo divertente ed ironico, seppur dedicato alla morte, a quella violenta in particolare, costellato da una lunga, interminabile e spassionata confessione di delitti: omicidi e assassini tutti molto violenti, per certi versi assurdi, inaspettati, quasi inspiegabili, che si realizzano in occasioni e situazioni particolari, ma al tempo stesso quotidiane ed anche banali. Chissà, però, se realmente commessi e posti in essere! Si, perché quelli messi in scena sono gli innumerevoli delitti che “in intenzione” ognuno di noi commette o vorrebbe commettere d’istinto, di fronte alle piccole e grandi ingiustizie della vita, di fronte a torti, arroganze scorrettezze subite e con cui tutti i giorni dobbiamo fare i conti.
"Quei delitti cioè -concludono da Liber Theatrum- che si potrebbero commettere quotidianamente nelle situazioni più disparate, anche le più normali, frustrati dallo stress e dal concitato ritmo di vita della nostra epoca. Ecco allora la realtà trasportata nel surreale. L’immaginario che diventa reale e questi delitti ipotetici che vengono apparentemente consumati. Con lampeggiante fantasia, con esemplare rapidità, con modalità quasi incredibili, ma anche con leggerezza sorprendente, le antipatie, le insofferenze, gli insopportabili incontri della giornata di ognuno vengono sfogati e liberati in “delitti senza castigo”.