CNA Fita Imperia esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà per la modifica dei termini di allineamento dell’accisa sul gasolio alla benzina contenuta nella Legge di Bilancio 2026.
“È inaccettabile che, dopo aver definito un percorso graduale di aumento, il Governo decida un incremento pari al 200 % rispetto a quanto stabilito in precedenza, colpendo in pieno il cuore del trasporto artigiano – dichiara Luciano Vazzano, Segretario CNA Imperia. Le nostre imprese non possono reggere un simile impatto: ogni litro di gasolio costa già caro, e ora si aggiunge un ulteriore peso fiscale che rischia di mettere in ginocchio centinaia di operatori del territorio.”
La misura, prevista dall’articolo 30 della Legge di Bilancio 2026, fissa un incremento dell’accisa di 4,05 centesimi di euro al litro, contro gli 1,5 centesimi previsti dal D.Lgs. 43/2025. Un aumento che rappresenta un raddoppio effettivo del carico fiscale per il settore dell’autotrasporto.
Impatto in provincia di Imperia
In provincia di Imperia operano 201 imprese di trasporto merci (114 società e 87 ditte individuali) e 11 imprese di trasporto persone (fonte: Albo Autotrasportatori).
Secondo i dati dell’Open Parco Veicoli ACI 2024, il territorio conta 21.749 veicoli destinati al trasporto merci tra autocarri, motocarri e veicoli speciali.
Applicando le stime nazionali e considerando che solo una parte della flotta è effettivamente utilizzata per il trasporto merci per conto terzi (stimata tra il 50 % e il 60 % del totale), l’aumento dell’accisa comporterà per le imprese imperiesi un maggior costo compreso tra 3,6 e 4,3 milioni di euro nel 2026.
Di questi, oltre 2 milioni di euro sono riconducibili ai mezzi più datati, con classe ambientale anteriore a Euro 5.
“Parliamo di un impatto devastante per le micro e piccole imprese del settore – prosegue Vazzano – che non hanno potuto rinnovare la flotta e ora rischiano di pagare il prezzo più alto.
Chiediamo al Governo un immediato passo indietro e la possibilità di recuperare l’accisa anche per i mezzi sotto le 7,5 tonnellate, così come già avviene per i veicoli pesanti di ultima generazione.”
Richiesta di confronto e tutela del comparto
CNA Imperia si unisce alla mobilitazione nazionale di CNA Fita per chiedere un confronto urgente con le istituzioni, affinché si garantisca la sostenibilità economica delle imprese di autotrasporto e si evitino ricadute sui prezzi e sull’inflazione generale.
Un aumento delle accise di questa portata, infatti, avrebbe conseguenze dirette sull’intera filiera produttiva e commerciale, con effetti negativi per cittadini e consumatori.