Comune e Casinò scrivono a Draghi: "Riaprite il gioco", sindacati contro Decreto Sostegni
Una lettera congiunta a firma del sindaco di Sanremo, Biancheri e del presidente del Casinò, Battistotti, è stata inviata a Draghi
Comune e Casinò scrivono a Draghi e Lamorgese
Una lettera congiunta a firma del sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri e del presidente del Casinò, Adriano Battistotti, è stata inviata al premier Mario Draghi e al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, sensibilizzando il governo alla riapertura della sala da gioco. Si tratta di un documento di una dozzina di pagine, nel quale Comune e cda della casa da gioco sottolineano le ragioni economiche e sanitarie alla base dell'istanza.
Sulle misure di sicurezza anti contagio
si fa leva sull'adozione di termoscanner all'ingresso, divisori in plexiglas ai tavoli, ma anche ripetute sanificazioni dei locali. Nel documento si sottolineano i benefici economici per il Comune e, di riflesso, l'intera collettività. Nel contempo i sindacati Slc-Cgil, Fisascat Cisl, Uilcom Uil e Snalc Cisal, in un documento ufficiale esprimono "forte preoccupazione per la mancata calendarizzazione della riapertura delle case da gioco, con particolare riferimento al Casinò di Sanremo".
Sotto accusa l’ultimo Decreto Sostegni del Governo Draghi, nel quale "non vi è menzione alcuna in merito alla riapertura delle attività legate al gioco".
I sindacati citano l'onorevole Claudio Durigon
sottosegretario Mef con delega ai giochi "Il quale ha reso noto che il gioco illegale ha avuto un incremento dell’879% rispetto all’anno 2019". Le associazioni dei lavoratori ritengono che la chiusura del Casinò non solo priva della retribuzione le circa trecentocinquanta famiglie, tra dipendenti diretti e dipendenti di servizi terziarizzati, ma l’intero comparto formato dalla stessa città di Sanremo e dai comuni limitrofi". Un comparto "privo di industrie e che vive principalmente di turismo, turismo strettamente legato al Casinò".
Nella lettera dei sindacati si legge pure
"Ristoratori, albergatori ed esercenti lavorano anche grazie ai clienti del casinò e a loro volta alimentano il resto del terziario locale. Fermando la locomotiva casinò, tutte le carrozze hanno sofferto. Il comparto si sta progressivamente impoverendo e trasformando in area depressa. La situazione è stata aggravata dal fatto che il Casinò di Montecarlo ha mantenuto la piena attività con conseguente espatrio di capitali che potevano essere invece assorbiti dal nostro territorio. Ulteriori ritardi nella riapertura porteranno a una progressione geometrica della sofferenza del comparto territoriale".
"I protocolli di sicurezza adottati dal casinò sono stati approvati dalla ASL1 e la stessa RAI li ha considerati adeguati quando ha individuato nei saloni del casinò gli ambienti dove porre l’area stampa durante il Festival. Tali protocolli, unitamente alla campagna vaccinale in corso, rendono il Casinò di Sanremo uno dei luoghi più sicuri d’Italia. È necessario che il governo in carica corregga al più presto la propria miopia selettiva e permetta la riapertura dei Casinò a beneficio della collettività tutta, del Comune di Sanremo e dei lavoratori direttamente interessati".