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Crisi energetica e caro gasolio: l'appello di Alziamo i toni alle istituzioni

Alziamo i toni" continua il proprio intervento a sostegno di tutte le categorie che hanno bisogno di maggior tutela

Crisi energetica e caro gasolio: l'appello di Alziamo i toni alle istituzioni
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L'appello di Alziamo i toni alle istituzioni

Il gruppo Alziamo i toni con i suoi oltre 5.600 iscritti, continua il proprio intervento a sostegno di tutte le categorie che rappresenta e che in vari momenti storici hanno bisogno di maggior tutela, dando loro voce. "In questo momento, trasporti, famiglie, bambini, malati, anziani ed invalidi sono i più "aggrediti - avverte l'amministratore del gruppo Enrico Amalberti -. Abbiamo predisposto un resoconto ed avuto vari contatti con oggetto le accise del carburante e le varie forniture: gas, luce. Ci rivolgiamo alle istituzioni, perché intervengano per stabilire una riduzione delle somme corrispondenti. Non è ammissibile un'aumento tanto spropositato di forniture e carburante".

Prosegue: "Con particolare riferimento alle accise, facciamo notare come gruppo che l'aumento arbitrario e indiscriminato ha colpito anche il carburante già comprato dal nostro Governo a prezzi che erano inferiori. Perché aumentare anche le accise su tali forniture?".

E poi: "La risposta ottenuta, ma non sufficiente quanto non convincente, è: 'non ci sono soldi per il prossimo acquisto'. Alziamo i toni non ci sta e non accetta una risposta tanto superficiale quanto inutile. Chiediamo espressamente alle Istituzioni:  Presidente della Provincia, della Regione e Governo, di trovare al più presto una soluzione perché i trasporti pubblici e commerciali, i pescatori, il turismo, presto rischieranno il "collasso" e le famiglie con bimbi piccoli o persone anziane, invalide e malate molto presto patiranno freddo fame e mancanza di farmaci, perché se non abbiamo carburante, non esistono trasporti di merci, con notevole diminuzione della economia generale. Lo stesso turismo, tanto caro alla Nostra Liguria, sarà impedito e, con esso, ogni altra attività, posto che tutti facciamo parte di una unica catena".

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