FESR 2021-2027: Regione Liguria investe 13 milioni
"Un milione è destinato alla cosiddetta 'economia circolare', strada attraverso cui intendiamo accompagnare le imprese ad un uso più razionale delle materie prime e degli scarti di lavorazione. Un altro milione lo abbiamo destinato allo sviluppo delle competenze aziendali, con incentivi utili ad individuare profili altamente qualificati ed innovativi per fronteggiare le nuove sfide e i processi della transizione industriale. E infine, per primi in Italia, abbiamo dedicato un bando da un milione di euro interamente dedicato all’innovazione e alla digitalizzazione della filiera dei trasporti e della logistica".
La Regione Liguria ha annunciato quattro misure del Programma Operativo Regionale FESR 2021-2027, destinate a sostenere le imprese coinvolte in progetti legati all'economia circolare, all'efficientamento energetico, alla modernizzazione della logistica delle merci e allo sviluppo delle competenze. Complessivamente, sono previsti tredici milioni di euro per queste iniziative, presentate alle imprese in collaborazione con il Sistema Camerale e Filse presso il Palazzo della Borsa di Genova.
Programma Operativo Regionale FESR: il commento dell'assessore allo sviluppo economico
"Un momento di illustrazione e confronto importante con il tessuto economico ligure per fare il punto della situazione sugli strumenti a disposizione delle imprese da qui a marzo - ha spiegato l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana -. Risorse importanti, concesse in gran parte a fondo perduto, con cui continueremo a sostenere la competitività delle imprese nell'ottica di una crescita sostenibile ambientalmente, economicamente e socialmente. In particolare - ha aggiunto l'assessore Alessio Piana -, indirizzeremo 10 milioni per l'efficientamento energetico delle attività economiche. Una soluzione concreta per ridurre da un lato le emissioni e per contenere dall'altro i costi energetici. Un milione è destinato alla cosiddetta 'economia circolare', strada attraverso cui intendiamo accompagnare le imprese ad un uso più razionale delle materie prime e degli scarti di lavorazione. Un altro milione lo abbiamo destinato allo sviluppo delle competenze aziendali, con incentivi utili ad individuare profili altamente qualificati ed innovativi per fronteggiare le nuove sfide e i processi della transizione industriale. E infine, per primi in Italia, abbiamo dedicato un bando da un milione di euro interamente dedicato all’innovazione e alla digitalizzazione della filiera dei trasporti e della logistica".
“In questo settennato - ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio - il Programma Operativo Regionale FESR ha una dotazione ancora più rilevante, con la maggior parte delle risorse convogliate su azioni in grado di stimolare l’ammodernamento, l’innovazione e lo sviluppo sostenibile delle PMI. Mi piace sottolineare anche la novità assoluta della logistica, comparto strategico per l’economia di Genova e della Liguria, le cui piccole e medie imprese hanno per la prima volta l’occasione di sfruttare risorse UE per modernizzarsi e digitalizzarsi”.
FESR: Bando "Innovazione e Digitalizzazione della Logistica"
A partire dal 29 gennaio, è stato aperto il bando regionale da un milione di euro, fruibile tramite lo sportello 'Bandi On Line' di Filse. Questo bando, nell'ambito dell'azione 1.3.7 del PR FESR 2021-2027, mira a sostenere l'innovazione e la digitalizzazione della logistica. Le micro, piccole e medie imprese del settore possono accedere a contributi a fondo perduto pari al 50% degli investimenti compiuti per innovare e automatizzare il processo logistico. Le spese ammissibili includono attrezzature, impianti, componenti, sistemi, programmi informatici e software dedicati alla gestione, controllo e programmazione del processo logistico, con un contributo massimo di 300 mila euro a fondo perduto e un investimento minimo di 10 mila euro.
Bando "Competenze Professionali"
Attivo dal 14 febbraio al 15 marzo, questo bando da un milione di euro rientra nell'azione 1.4.1 del PR FESR 2021-2027. L'obiettivo è accrescere le competenze aziendali interne attraverso l'introduzione di nuove professionalità, formazione altamente tecnologica e percorsi di aggiornamento. Le imprese possono beneficiare di un contributo a fondo perduto che può raggiungere fino al 90% delle spese effettuate. Le spese ammissibili comprendono percorsi formativi o servizi specialistici, processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale, nonché processi di trasformazione "green". Il contributo massimo concedibile è di 40 mila euro, con un investimento minimo di 10 mila euro.
Bando "Economia Circolare"
Dal 16 febbraio al 17 marzo 2024, sarà attivo il terzo bando regionale, con una disponibilità economica di un milione di euro, dedicato alle imprese che intendono convertire l'attività da un approccio lineare a uno circolare. Questo strumento, nell'ambito dell'azione 2.6.1 del PR FESR 2021-2027, offre agevolazioni a fondo perduto all'80% dell'investimento (90% per attività dell'entroterra) per interventi finalizzati a re-immettere nella catena del valore materie prime inutilizzate. Le spese ammissibili comprendono l'acquisto di prestazioni consulenziali, software, brevetti, licenze e know-how, con un contributo massimo a fondo perduto di 40 mila euro e un investimento minimo di 5 mila euro.
Bando "Efficienza Energetica"
Dal 16 al 29 febbraio, le imprese potranno candidarsi al bando regionale da 10 milioni di euro, finalizzato a sostenere gli investimenti in efficientamento energetico. Questa misura, nell'ambito dell'azione 2.1.2 del PR FESR 2021-2027, prevede una riduzione del 30% delle attuali emissioni inquinanti degli stabilimenti. Le micro, piccole e medie imprese possono beneficiare di strumenti agevolativi come il fondo perduto (43% dell'investimento), il finanziamento a tasso agevolato (45% dell'investimento) e l'abbattimento dei costi di garanzia. Per le grandi imprese, l'agevolazione si limita al prestito a tasso particolarmente vantaggioso, coprendo massimo l'80% dell'investimento. Le spese ammissibili includono la riqualificazione energetica degli immobili, la riqualificazione energetica degli impianti produttivi e la sostituzione di impianti e macchinari con nuovi ed efficienti, con un investimento minimo di 20 mila euro per le microimprese e di 100 mila euro per le piccole, medie e grandi imprese.