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Il nuovo porto di Ospedaletti: 115 posti barca e investimenti per 90 milioni

Ospiterà 115 posti barca, uno dei quali da 70 metri, il nuovo porto di Ospedaletti, il cui progetto è dell’architetto Alborno

Il nuovo porto di Ospedaletti: 115 posti barca e investimenti per 90 milioni
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Presentato il progetto del nuovo porto di Ospedaletti

Ospiterà 115 posti barca, uno dei quali da settanta metri, il nuovo porto di Ospedaletti, il cui progetto, realizzato dall’architetto Filippo Maria Alborno, è stato presentato, in serata, per la prima volta davanti a un pubblico di circa centocinquanta persone, nei locali della sala polivalente “La Piccola”. Si parla di un investimento complessivo di circa 90 milioni di euro.

Architetto Filippo Maria Alborno

"E’ un porto, che ha privilegiato un allargamento dello specchio acqueo verso terra e l’inserimento di imbarcazioni di notevoli dimensioni, perché oggi il mercato va in questa direzione. Ha 115 posti barca equivalenti a 320, se fossero tutti di dodici metri, con un'imbarcazione da 70 metri, una quindicina da cinquanta metri, poi calando: quaranta e trenta, mantenendo una parte di piccola nautica, che è importantissima per la vita e la vivacità del porto”.

La forma sarà più classica rispetto a Ventimiglia?

Ci siamo rifatti molto sull’esperienza fatta con ventimiglia, dove abbiamo potuto attingere alla grandissima esperienza che ha la Monaco Porti su questo genere di natanti di grandi dimensioni. E’ stata anche molto utile l’esperienza di Ventimiglia per organizzare le merceologie all’interno del porto. Questo porto chiaramente è più tradizionale, perché sta esattamente in quello già esistente. Sviluppa una parte di quello che era il progetto originario del porto, molto più piccola e ridotta, come meno volumi a terra”.

E poi: “Abbiamo organizzato i volumi a terra con una serie di piazzette a tema, dove la vegetazione ricopre un ruolo di vera architettura. C’è la piazzetta arancione, la prima che si trova, sono solo agrumi e ci sono le merceologie più comuni; poi c’è seconda piazzetta verde, con solo ulivi e merceologia specifica per la nautica. Poi una piazza blu, che è piazza d’acqua, con un velo d’acqua e piante acquatiche, che è la piazza del lusso, con boutique. In ultimo, la gialla, mimose e ginestre , la piazza dei servizi: bancomat, tabaccheria, lavanderia e ciò che serve ai diportisti".

Sindaco Daniele Cimiotti

"Presentiamo il progetto del porto. Finalmente, dopo tre anni duri di battaglie giudiziarie siamo riusciti ad arrivare fino qui e a poter dare inizio al percorso per approvare prossimamente il nuovo progetto e speriamo di poterlo completare entro tempi brevi. Purtroppo, la burocrazia italiana non aiuta a essere veloci, ma noi ce la mettiamo tutta per poter accelerare. Come sindaco sono particolarmente contento, orgoglioso di questo perché abbiamo lavorato veramente tuti per arrivare a questo traguardo. anche i nostri tecnici e i nostri funzionari, in particolare l'architetto Massimo Salsi, così come i nostri avvocati e i consulenti ingaggiati, per essere sicuri del percorso che dovremmo seguire anche nel prossimo futuro”.

La lunga storia giudiziaria del porto a opera del segretario comunale Marco Gunter

Nel lontano 1992, c’è l’istanza da parte di un soggetto privato che vuole realizzare e successivamente gestire il porto di Ospedaletti. Nel 2007, termina la fase istruttoria e il Comune di Ospedaletti rilascia la concessione demaniale. Viene, quindi, sottoscritta la convenzione urbanistica attuativa del porto con il vecchio soggetto attuatore. Nel 2007, alcuni privati fanno ricorso contro tutti gli atti, che fino all'epoca erano stati approvati e il Tar, in primo grado, respinge il ricorso. Viene fatto Appello, accolto nel 2013 con sentenza del Consiglio di Stato, che ha annullato tutti gli atti: concessione demaniale, convenzione urbanistica e tutto ciò a essi collegato. Nel 2013, il soggetto attuatore, che aveva comunque già interrotto i lavori, due anni prima, per problematiche proprie, presenta ricorso e chiede risarcimento presso il tribunale di Genova contro il Comune di Ospedaletti e altri enti pubblici: Regione, provincia e privati".

"Il Tar in primo grado accoglie il ricorso e annulla il verbale di incameramento"

"Nello stesso anno, in conseguenza dell'annullamento di tutti gli atti all'epoca adottati, viene convocata la commissione di incameramento, che doveva stabilire se ciò che era stato realizzato, e si vede ancora oggi, poteva essere incamerato a patrimonio dello stato oppure no. La commissione si è espressa negativamente, perché le opere non erano ancora completate e non c'era quindi un certificato di collaudo. Di conseguenza il soggetto di attuatore ricorre contro il verbale della commissione di incameramento, sostenendo che le opere fossero già devolute e incamerate al patrimonio dello Stato. Il Tar in primo grado accoglie il ricorso e annulla il verbale di incameramento. Il Ministero di Infrastrutture e Trasporti fa appello contro la sentenza di primo grado del Tar. Nel frattempo, nel 2015 il soggetto attuatore fallisce e la curatela del tribunale di Imperia porta avanti tutte le cause in precedenza instaurate dal soggetto attuatore".

"Nel 2021, la sentenza 690 del 22 gennaio, estremamente importante, cassa la sentenza di primo grado, ritenendo che la commissione di incameramento avesse ben operato e che non fosse possibile incamerare le opere in quanto non completate. Nelle premesse della sentenza, il Consiglio di Stato dice che è facoltà degli enti competenti stabilire se ciò che è stato realizzato, anche se non incamerato, possa avere una utilità a essere completato. Nel caso in cui dovesse essere completato, verrà nuovamente riconvocata la commissione di incameramento che dovrà essere chiamata a decidere su un'opera nuova. Il Comune di Ospedaletti sulla base di questa sentenza avvia un procedimento non più nei confronti del soggetto attuatore, che è fallito, ma nei confronti della curatela. Pubblica un'ordinanza ritenendo che alcune opere realizzate potessero essere completate e altre dovessero essere tolte ed eliminate. L'ordinanza è stata ritenuta eseguita da parte del Comune di Ospedaletti e così il 21 aprile 2022, il Comune di Ospedaletti ritenendo eseguita l'ordinanza ha potuto procedere alla riacquisizione della aree".

Fabrizio Tenerelli

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