La serrata del mercato di Oneglia: Giraudo, siamo commercianti non carne da macello
I commercianti scioglieranno il presidio, verso le 12.30-13, alla chiusura del mercato. Ora sono in attesa di aprire una trattativa con il Comune
Mercato di Oneglia
I circa cento ambulanti del mercato di Oneglia hanno improvvisato una serrata delle bancarelle, stamani, in segno di protesta contro il Comune che, per motivi legati alle normative anti-Covid, ha cambiato location, spostando il circuito commerciale da piazza Goito e piazza del Mercato, a piazzale Maestri del Commercio e banchina Aicardi.
"Abbiamo deciso di non aprire, perché l'area indicata dal Comune è inaccessibile - spiega Renato Giraudo (Anva Confesercenti) -. Ci sono i camion che passano per andare verso la dogana; la sabbia sul molo che in caso di vento potrebbe finire sui vestiti o sui generi alimentari e che dire della carcassa di un topo che giace in un angolino".
Così Giraudo, come anche gli altri commercianti, la parole d'ordine è "dignità". "Ci vuole coraggio a mettere delle famiglie che guadagnano briciole, neanche più la pagnotta, in queste condizioni di disagio - prosegue Giraudo -. Ci sentiamo offesi nella nostra dignità. Siamo aziende, non carne da macello. Ci stiamo comportando in modo molto educato: non ci sono cartelli offensivi e nessun tipo di bandiere. Siamo tutti ambulanti che cercando di salvarsi per non essere affossati".
I commercianti scioglieranno il presidio, verso le 12.30-13, alla chiusura del mercato. Ora sono in attesa di aprire una trattativa con il Comune e in caso di stallo, non si esclude che possano organizzare un'altra serrata per la prossima giornata di mercato: mercoledì.
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