TRA ITALIA E FRANCIA C'è L'EUROPA

Limite di esportazione sigarette in Francia: la Fit si attiva con gli uffici di Bruxelles

Il problema riguarda in modo particolare Ventimiglia, meta preferita dai francesi, soprattutto per l’acquisto di sigarette e liquori

Limite di esportazione sigarette in Francia: la Fit si attiva con gli uffici di Bruxelles
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Sigarette

Scende da quattro stecche a una stecca a persona il quantitativo di sigarette che i francesi potranno acquistare in Italia. La decisione è contenuta in un emendamento approvato in prima battuta dall’Assemblea nazionale d’oltre confine, ma non ancora divenuto legge. Il problema riguarda in modo particolare Ventimiglia, meta preferita dai francesi, soprattutto per l’acquisto di sigarette e liquori, alla luce dei prezzi più convenienti, rispetto al loro Paese.

Sulla vicenda interviene il presidente cittadino di Confcommercio Ventimiglia, Dario Trucchi

«La questione può essere un problema per chi vende generi di Monopolio, ma voglio vedere il bicchiere mezzo pieno e sperare quindi che questa limitazione nell’acquisto di stecche di sigarette porti gli amici francesi a venire a farci visita qualche volta in più, magari anche durante la settimana e non soltanto nei weekend. La speranza è che si fermino qualche volta in più, non soltanto a comprare sigarette e liquori, ma anche a fare shopping in generale e a mangiare e bere nei nostri locali. Del resto, per loro, la convenienza sul prezzo di acquisto rimane immutata».

Giovanni Risso, presidente nazionale della Fit, la Federazione dei Tabaccai sottolinea

«C’è una legge in Europa che stabilisce che si possano portare quattro stecche di sigarette per persona attraverso i confini. Non si capisce perché i francesi debbano fare diversamente. Allora anche l’Italia potrebbe fare la stessa cosa per difendersi da Paesi come la Slovenia, Al cui confine avviene l’esatto opposto di quanto accade a Ventimiglia, con una forte penalizzazione per i nostri tabaccai. Ci stiamo attivando con i nostri uffici a Bruxelles per verificare quali interventi si possano attuare e come si possa intervenire sulla vicenda, che non riguarda soltanto le sigarette, ma anche sigari e tabacchi trinciati, a loro volta limitati dalla nuova norma francese. Va detto che, per ora, la legge in Francia non è ancora stata approvata in via definitiva, ma, in ogni caso, sula questione prestiamo la massima attenzione. Se l’emendamento proposto all’Assemblea nazionale francese fosse approvato, le sigarette che si possono portare oltre confine per persona diminuirebbero da quattro a una stecca, i sigaretti da 400 a 100, i sigari da 200 a 50 e i tabacchi trinciati scenderebbero da un chilo a 230 grammi».

Marcello Orengo, titolare di una tabaccheria a Latte di Ventimiglia non ci sta e si sfoga

«Guardando bene la legge, si nota che si parla di una sola stecca trasportabile per veicolo. È assurdo. La Francia non può fare leggi a suo piacimento, in barba all’Europa. Nella zona di frontiera da sei tabaccherie siamo scesi a due, perché ormai tenere un’attività di questo tipo era diventato un debito. Ora che si poteva vedere una certa ripresa, arriva una nuova penalizzazione. Quando andava bene ai francesi, nessuno ha mosso un dito e ora i francesi si fanno una legge ad hoc. E l’Europa cosa fa? È una situazione assurda e inaccettabile».

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