Montecarlo chiede al governo italiano possibilità di telelavoro per i frontalieri

Un modo, insomma, per limitare gli spostamenti dei nostri connazionali, che tutti i giorni si recano in Francia e ancora di più nel Principato di Monaco

Montecarlo chiede al governo italiano possibilità di telelavoro per i frontalieri
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Telelavoro

Il presidente del Consiglio Nazionale Monegasco Stephane Valeri chiede al governo italiano una deroga per applicare il telelavoro anche con i frontalieri che abitano nel nostro Paese. Un modo, insomma, per limitare gli spostamenti dei nostri connazionali, che tutti i giorni si recano in Francia e ancora di più nel Principato di Monaco.

"Il telelavoro con il principato di Monaco - spiega Roberto Parodi, segretario dei frontalieri autonomi intemelii (Fai) - non è possibile perché l'Italia non ha ancora ratificato l'accordo. Una misura che aspettiamo da cinque anni. La Francia, che ha ratificato l'accordo tre anni fa, conta già mille persone impiegate con questo sistema. Oggi più che mai è un'urgenza".

Parodi spiega che l'autorizzazione del governo italiano serve, perché il frontaliere lavora dall'Italia, ma a tutti gli effetti è sotto la giurisdizione del Principato, per quanto riguarda l'aspetto contributivo. Se un lavoratore dovesse infortunarsi a casa, infatti, è il governo monegasco a coprire la malattia.

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