Occupazione in Italia: si assottiglia il divario tra uomini e donne
Archiviato lo shock della pandemia di coronavirus, l’occupazione nel nostro Paese è finalmente ripartita. Nel 2021 il rilancio ha portato con sé la ripresa dell’occupazione femminile, faticosamente risalita dopo la lunga crisi conosciuta negli anni precedenti.
Promuovere la parità di genere e favorire l’empowerment delle donne sono temi sempre più centrali e dibattuti dai principali attori della società moderna. Al punto tale che i Paesi membri dell’ONU li hanno inglobati tra i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile stilati per guidare e favorire lo sviluppo mondiale.
In molti Stati c’è ancora tanto da fare per arrivare al raggiungimento della parità fra i sessi e dell’emancipazione femminile. Sebbene nell’ambito dell’Europa e nel nostro Paese siano stati compiuti alcuni passi fondamentali – all’interno della UE, diverse leggi e trattati contribuiscono a consolidare il principio dell’uguaglianza tra i generi – permangono tuttora ampie aree geografiche dove la disparità di trattamento tra uomini e donne continua purtroppo a essere troppo marcata.
Il gap da colmare è particolarmente evidente se si guarda al mercato del lavoro. A frustrare maggiormente le lavoratrici contribuiscono problematiche come la difficoltà di accesso all’educazione, la disparità di salario e la discriminazione sul luogo di lavoro.
Nonostante quanto appena accennato, lo scenario sta progressivamente cambiando in positivo. Una recente ricerca condotta dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha evidenziato che, nel 2021, l'occupazione femminile ha dato segnali di ripresa significativi e decisamente incoraggianti (+3,3% rispetto all’anno precedente). Quella maschile si è attestata invece su una crescita di poco inferiore, pari al 3% anno su anno.
E non è un caso che, proprio nell’ultimo biennio, si siano affacciati sul mercato operatori specializzati nella selezione del personale come Jobtech, la prima agenzia italiana per il lavoro a trazione esclusivamente digitale. Avendo a disposizione tecnologie innovative e software HR di ultima generazione, l’agenzia è rapidamente diventata un efficace punto di incontro tra la domanda e l’offerta di impiego.
Ulteriori prospettive di crescita occupazionale per le donne in Italia arrivano dal PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il governo ha infatti intenzione di destinare fondi per più di 38 miliardi di euro in un programma volto a bilanciare il gender gap. Gli investimenti stanziati andranno in particolar modo a sostenere l’imprenditoria rosa e il potenziamento di asili e scuole per l’infanzia, al fine di contrastare la ridotta partecipazione al mercato del lavoro da parte delle donne.