PARLA IL DIRETTORE NICOLA BERGANTINO

Ospedale Saint Charles ai privati: "Nostro gruppo è in perdita, perché sono stati fatti degli investimenti"

"Noi abbiamo investito e stiamo investendo molti denari, ma con la coscienza che il territorio migliorerà e i cittadini ne avranno benefici"

Ospedale Saint Charles ai privati: "Nostro gruppo è in perdita, perché sono stati fatti degli investimenti"
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In questo momento il gruppo Villa Maria non sta guadagnando assolutamente nulla. Essere in perdita significa che sono stati fatti degli investimenti, per rappresentare a quella gran parte di cittadini, che non conosce le realtà private e accreditate o che pensano che queste realtà siano semplicemente tipo degli aguzzini o gente che va a cercare soldi o che mette le mani in tasca ai cittadini. Niente affatto. Noi abbiamo investito e stiamo investendo molti denari, ma con la coscienza che il territorio migliorerà e i cittadini ne avranno benefici e poi l’imprenditoria farà il suo normale corso”.

A dichiararlo, nel pomeriggio, è stato Nicola Bergantino, direttore operativo dell'Ospedale Saint Charles, a margine dell'assemblea pubblica, convocata dal presidente del comitato Saint Charles Donato Basile, per fare il punto sull'ospedale di Bordighera, che pur essendo pubblico è gestito da privati, dalla società GVM del gruppo Villa Maria.

Nell’illustrare l’andamento della struttura sanitaria

Bergantino ha parlato anche della mobilità dei pazienti, molti dei quali iniziano ad arrivare anche da fuori regione. “Quando mi è stato detto, che avevamo la possibilità di richiamare pazienti oltre regione avevo qualche dubbio - ha affermato - perché le comunicazioni non sono tra le più semplici. Eppure noi abbiamo avuto un margine, non importantissimo ma comunque di rilievo, un segnale per noi, di pazienti, che arrivano dalle altre regioni: Piemonte, Lombardia e Toscana. In questo momento, invece, dalla vicina Francia si registra un accesso più che altro di pronto soccorso, tantissimi francesi. Come ricoveri o trattamenti specifici ancora no”.

Un ultimo cenno all’endoscopia

Abbiamo ricevuto l’accreditamento due settimane fa, per poter esercitare l’endoscopia con il sistema sanitario nazionale e abbiamo già prenotazioni che vanno oltre febbraio. Da una parte ci spiace avere delle liste già così piene, perché è segno che veramente questo aspetto andava curato e bene abbiamo fatto ad aprire un punto di endoscopia così importante".

Fabrizio Tenerelli

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