Passaggio di consegne ai vertici di Confindustria Imperia. Luciano Tesorini nuovo presidente
"Dialogo con i giovani, supporto alle aziende per aiutarle nel vortice dell'Intelligenza Artificiale e uno sguardo al mare per i trasporti"

"Dialogo con i giovani, supporto alle aziende per aiutarle nel vortice dell'Intelligenza Artificiale e uno sguardo al mare per i trasporti"
Luciano Tesorini nuovo presidente Confindustria Imperia
Come annunciato da oggi Luciano Tesorini è ufficialmente il nuovo Presidente di Confindustria Imperia. Prende il posto di Barbara Amerio e resterà in carica il quinquennio 2025-2029
"Penso di lasciare un'eredità che si possa proseguire - ha detto la dottoressa Barbara Amerio - ossia quella di continuare a far crescere l'economia della nostra provincia con un occhio verso la Francia. C'è un progetto interessante che è quello di macro-regione europea che sta nascendo. Vengo da Parigi dove c'è stato un incontro per consolidare il rapporto Italia-Francia- Montecarlo per creare insieme grandi infrastrutture che possano avere anche finanziamenti europei"
"Oggi si volta pagina, c'è un passaggio di consegne. Io sono solo un piccolo tassello di una grande organizzazione molto longeva che è cresciuta in questi anni. Grazie a tutta la squadra che ha portato eccellenti risultati. L'inizio del mio mandato non è stato dei più facili a causa del Covid. La nostra associazione ha aiutato le aziende. Passato il periodo Covid abbiamo avuto dei settori che hanno avuto una forte crescita come l'edilizia e la nautica. Abbiamo anche grandi investitori stranieri che stanno investendo e sono tutti in Confindustria"
"Confindustria Imperia è da 80 anni punto di riferimento per le industrie del territorio - Le prime parole del neo presidente Tesorini - Nel futuro vogliamo dialogare con i giovani, con le scuole per aiutarli a entrare nel mondo del lavoro, dobbiamo sostenere le imprese nel vortice dell'Intelligenza Artificiale, accompagnarle nel Green, nell'internalizzazione, nel bilancio di sostenibilità. Ogni settore merceologico del nostro territorio, e non solo il settore del turismo, deve imparare a essere internazionale vista anche la nostra vicinanza con la Francia e il Principato. Dobbiamo dialogare con Nizza, Cuneo, Monaco. Un occhio di riguardo va alle infrastrutture, perchè siamo un angolo di Paradiso ma rischiamo di rimanere un angolo a causa delle problematiche relative alle autostrade e alle ferrovie. Dobbiamo vedere se si può utilizzare il mare per alcuni transiti"



