Stangata di più 600 euro al mese sugli ospiti della rsa di Olivetta San Michele
Il contratto collettivo dei lavoratori premia il personale delle coop sociali che lavorano nelle residenze sanitarie, ma “bastonano” i degenti

Il contratto collettivo nazionale dei lavoratori premia il personale delle cooperative sociali che lavorano nelle residenze sanitarie, ma “bastonano” i degenti, con i familiari che, dal primo maggio, saranno costretti a pagare di più la retta giornaliera.
E’ il caso, ad esempio, della Residenza degli Olivi
dove la retta passerà da 70 a 90 euro al giorno, per complessivi seicento euro in più al mese. Un duro colpo per le famiglie, tanto che l’annuncio dei rincari ha sollevato un polverone, malgrado la direzione della struttura sottolinei che l’aumento non dipende dalla propria volontà. “E’ vero, che ci sarà un aumento - spiega Paolo Di Bugno, responsabile di Novamedica, la cooperativa che gestisce la rsa di Olivetta - ma è anche vero, che da quando abbiamo aperto, nell’ottobre del 2022, non abbiamo mai ritoccato le rette”.
Quindi, cosa è successo? “Ci troviamo di fronte a un rinnovo epocale del contratto collettivo delle cooperative sociali, che oltre ai già previsti aumenti, ha pure introdotto la quattordicesima e ciò comporta un sensibile aumento dei costi del personale, quantificabile in oltre il venti per cento all’anno”.
Di Bugno spiega, che finora i costi di gestione erano stati assorbiti dall’azienda
La rsa ospita ventiquattro posti, diciannove dei quali sono attualmente occupati. A questo punto, l’unica possibilità per andare incontro ai degenti e alle loro famiglie è una convenzione con l’Asl. “Purtroppo, non possiamo fare più di tanto per andare incontro alle spese - prosegue Di Bugno -. La decisione di aumentare la retta non è stata presa a cuore leggero, nel senso che ci sono dei parametri di natura economica da rispettare. L’unico modo per aiutare queste famiglie è quella di riuscire a convenzionarci con l’Asl”.
Giovedì o venerdì la cooperativa incontrerà il sindaco di Olivetta, Adriano Biancheri
per chiedere un supporto nel trattative in corso con l’azienda sanitaria locale (Asl) e con quella regionale (Alisa). “E comunque abbiamo avvisato i degenti, a fine febbraio, con due mesi di anticipo, per lasciare il tempo a chi non può o non vuole sostenere questa spesa di valutare altre soluzioni”.
Il responsabile di Novamedica fa anche presente che
“L’anno scorso, la struttura ha già fatto un grosso investimento, sia in termini organizzativi che di personale, per ottenere l’accreditamento regionale, che è il prerequisito per poi avere dei posti in convenzione. Come struttura garantiamo, indicativamente, un trenta per cento in più del minutaggio (il rapporto pazienti/operatori, ndr) che imporrebbe la Regione”.
Con l’obiettivo di ammortizzare i costi di gestione, la cooperativa cercherà anche di togliere l’esternalizzazione di alcuni servizi, portando al proprio interno ad esempio quello della lavanderia.
Fabrizio Tenerelli