Ventimiglia: i frontalieri festeggiano la tassazione al 5% per i pensionati
Un provvedimento che riguarda oggi 8mila pensionati frontalieri liguri e altri 4.500 che andranno in pensione nei prossimi anni
I pensionati frontalieri festeggiano la tassazione al 5 percento
Illustrare il nuovo regime di imposizione Irpef sulle pensioni dei lavoratori frontalieri, in vigore dal 1 gennaio, con una riduzione dell’aliquota Irpef grazie all’emendamento approvato in via definitiva, grazie ad un lavoro di squadra tra FAI, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore delegato ai Rapporti con i lavoratori Frontalieri Marco Scajola e la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo.
Questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto questa sera a Ventimiglia
nella sede dell’associazione Frontalieri Autonomi Intemeli-Fai con il presidente Roberto Parodi. L’emendamento prevede infatti che dal 1 gennaio i lavoratori frontalieri del ponente ligure che hanno maturato la pensione nel Principato di Monaco abbiano il trattamento pensionistico con un'imposizione sostitutiva delle imposte sul reddito con un'aliquota del 5 per cento anziché del 23%. Un provvedimento che riguarda oggi 8mila pensionati frontalieri liguri e altri 4.500 che andranno in pensione nei prossimi anni.
Le dichiarazioni del governatore della Liguria, Giovanni Toti
“Direi che l'argomento è molto sentito e, soprattutto, pone fine a una diseguaglianza, una disparità, che vivevano i frontalieri che lavorano sul confine francese, soprattutto con Monaco, rispetto agli stessi frontalieri italiani, che lavorano al confine Svizzera. Direi che la medesima aliquota fiscale era un atto di equità, prima ancora che di sostegno a famiglie che comunque hanno una vita complessa spostandosi per lavorare. È un ottimo risultato di questo governo, dei cittadini della Liguria in generale e, per quanto possibile, anche dell’impegno che ci abbiamo messo, perché questo avvenisse”.
Nel corso del proprio intervento Toti ha affrontatosi anche il tema della pensioni
“Il tema delle pensioni esiste, soprattutto delle pensioni minime, come esiste evidentemente il tema del potere di acquisto con inflazione, che è cresciuta. Il prezzo del gas e della elettricità che scendono, credo che possano cominciare a farci intravedere un'inversione di tendenza in questo senso, ma la politica dei redditi in generale è un grande tema del paese, che andrà affrontato nei prossimi mesi e nei prossimi anni da questo governo, perché è evidente che pensioni e salari non sono cresciuti come nel resto d'Europa e questo non è solo un tema di equità, am anche un tema di mercato interno molto complesso”.
Sul progetto di autonomia differenziata, Toti ha dichiarato
“Un primo step che arriva dopo ventidue anni da quel titolo quinto, che peraltro la prevedeva già. Quindi, chi si strappa le vesti parlando regali elettorali, piuttosto che di provvedimento frettoloso, dovrebbe pensare ai ventidue anni, che abbiamo passato nell'attesa di questo provvedimento e, forse, dovrebbe vergognarsi anche un po’. Quella che è stata approvata è una legge, che applica una parte della nostra Costituzione della Repubblica italiana, non è una modifica alla Costituzione. E anche in questo credo, che si siano dette molte cose poco precise. Credo che tutte le Regioni abbiano da guadagnare da maggiori margini di autonomia e sicuramente ce l'ha la Liguria, ma soprattutto ce l'avranno quelle regioni che sono rimaste più indietro”.
Per il presidente del Fai, Roberto Parodi, che ha lavorato in prima persona su questa legge
“E’ un risultato storico, dopo vent'anni che ci battiamo per ottenere una tassazione agevolata per i nostri nostri pensionati frontalieri. Finalmente ci siamo riusciti e la soddisfazione è multipla. Intanto, perché riguarda ottomila pensionati, che oggi avranno una vita un po' più serena; poi c'è una soddisfazione personale e dell’associazione, perché è un testo scritto da noi completamente ed è passato tale e quale”.
Parodi interviene anche sui numerosi pensionati italiani, che hanno lasciato il nostro Paese
Aggiunge Parodi: “Cambia che la pensione viene tassata al 5 percento. Teniamo presente che sono tutte pensioni basse e si pagherà, quindi, meno di un quarto di quello che si pagava prima”. Parodi porta l’esempio di chi, con una pensione di 350 euro al mese, doveva pagare 800 euro all’anno di tasse: “E’ scandaloso”. Un problema quest’ultimo, che aveva comportato un’iniziale fuga di pensionati frontalieri dall’Italia verso la Francia, dove la tassazione si aggira attualmente tra il 10 e il 14 percento. “Non credo, che oggi non credo che si sposterà più nessuno - conclude Parodi -. Anzi, penso che molti che hanno fatto il passo verso la Francia, torneranno in Italia”.
Presente all’incontro politico anche il deputato Ilaria Cavo
“È stata una battaglia importante, che è nata da una scelta di fondo che abbiamo fatto qui tutti insieme e che abbiamo condiviso. Quando sei arrivato a una Finanziaria, è stata la mia prima, non si possono fare tante battaglie, non si può puntare su tante cose: se no, non si ottiene niente. Bisogna sceglierne una in maniera chiara, e noi siamo qua, tutti insieme, perché abbiamo scelto voi. Ce l’abbiamo, fatta perché abbiamo fatto una scelta e su quella si è puntato”.
Fabrizio Tenerelli