IL CASO

"Vergogna, ha trasformato l'Ariston in discoteca", il Movimento Imprese Italiane contro Amadeus

Maurizio Pinto e Alessio Graglia contestano, in una nota, l'iniziativa del conduttore e direttore del Festival di Sanremo, Amadeus

"Vergogna, ha trasformato l'Ariston in discoteca", il Movimento Imprese Italiane contro Amadeus
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Scoppia il caso a Sanremo sulle note dei Meduza

"Il conduttore del Festival, Amadeus, ieri sera intorno alla mezzanotte, sprezzante delle regole che riguardano sessanta milioni di Italiani, ha trasformato il teatro Ariston in una vera e propria discoteca sulle note dei Meduza, esortando, cosa a nostro avviso ancora più grave, la gente ad alzarsi e a ballare; con suo figlio che addirittura per primo e in prima fila, sprezzante delle regole che riguardano migliaia di attività commerciali e milioni di italiani, si è messo a ballare con gli spettatori”.

Così Maurizio Pinto e Alessio Graglia del Movimento Imprese Italiane, di Sanremo, contestano, in una nota, l'iniziativa del conduttore e direttore del Festival di Sanremo, Amadeus, di aver “trasformato" il teatro Ariston in una discoteca, in spregio ai locali da ballo che ancora sono chiusi. “Ciò a cui abbiamo assistito è stato davvero vergognoso. Le discoteche e tutti i locali notturni in Italia sono chiusI da mesi e ancora non si sa ad oggi quando riapriranno esattamente. Molte attività sono praticamente fallite, ritenute luoghi pericolosi per il contagio, nonostante i gestori dei locali abbiamo accettato pietosamente Green pass e versioni super o rafforzate”.

Prosegue la nota del Movimento Imprese Italiane

Ricordiamo alcune regole imposte dal Governo Draghi e dai suoi Ministri, attualmente vigenti e valide per sessanta milioni di Italiani, prima di andare ai fatti. All’interno di uno stadio da circa 70/80 mila spettatori all’aperto c’è il limite imposto del 5% di capienza massima nonostante vi possano entrare solamente persone con mascherine FfP2 e vaccinate con ciclo completo o Super Green pass. All’interno del Teatro Ariston di Sanremo, evento targato e firmato Rai, c’è invece ieri sera c’era il tutto esaurito di presenze, chissà come mai!

Ci sono migliaia di lavoratori a casa, senza soldi e senza stipendio

senza che il Governo e il ministro Speranza abbiano dato un reale motivo valido per queste chiusure forzate. Parliamo di intere categorie bloccate quali: ballerine, barman, PR, Dj, vocalist, buttafuori e agenzie per il servizio di sicurezza, agenzie di modelle/i, cubiste, camerieri, addetti al guardaroba, alle pulizie e via dicendo

Le immagini che abbiamo ripreso sono inequivocabili e inconfutabili e non lasciano certo spazio a interpretazioni. All’intero del Teatro Ariston si può ballare mentre invece i locali notturni e le discoteche possono miseramente fallire visto che le regole non valgono per tutti.

Il nostro invito è di rispettare la Costituzione

Ma la cosa che ci domandiamo in queste ore è come possano, di fronte a queste immagini, rimanere fermi e immobili i titolari e gestori delle attività commerciali in questione. Il nostro invito, visto che le regole non valgono per tutti, a questo punto è quello di rispettare la Costituzione Italiana che prevede il diritto al lavoro e al sostentamento, e di non rispettare decreti illegittimi e incostituzionali che causano la morte economica di migliaia di attività commerciali e quella fisica di milioni di cittadini italiani.

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