I nostri consigli: è facile da coltivare, ma ha bisogno di calore e molta luce
Vi presentiamo la seconda semente della nostra iniziativa “Facciamo l’orto in casa”.
Nel nostro orto in casa non può mancare il basilico, il re delle erbe aromatiche, come ci dice la stessa origine greca del nome, che significa appunto regale. D’altra parte coltivarlo è molto semplice e gli utilizzi sono molteplici, senza dimenticare il suo effetto ornamentale e il suo inconfondibile profumo. Per i nostri lettori abbiamo scelto il classico basilico italiano, perfetto per condire paste e pizze e per fare il famoso pesto.
Vi presentiamo la seconda semente della nostra iniziativa “Facciamo l’orto in casa”.
La semina
Il basilico è una pianta che necessita di un clima temperato: chi volesse anticipare la semina dovrà tenere il vaso in casa o coperto, poiché per germinare ha bisogno di una temperatura minima di 15 gradi, non tanto esterna ma del terriccio. Comunque, è fondamentale ricordarsi che se le temperature sono troppe basse i semi non nascono, ma lo stesso problema si verifica se le temperature sono troppo alte. Il nostro orto in casa è certamente più gestibile e sotto controllo, quindi cerchiamo una temperatura ottimale di 20-25 gradi, così che la pianta possa nascere meglio. Se invece volessimo seminare con temperature più basse teniamo conto che ci vorrà più tempo.
Per il vaso basta una profondità di 25 cm, poiché nonostante il basilico abbia delle radici profonde, queste si dilatano e ramificano. Se scegliamo un vasetto piccolo, metteremo un solo seme, se invece utilizziamo una vasiera più ampia, dobbiamo scegliere il tipo di raccolta: se vogliamo utilizzare di volta in volta singole foglie, metteremo due o tre semi per vaso, così che la pianta possa sviluppare meglio il fusto e dare più foglie. Se invece voglio fare una raccolta a mazzetti, per fare il pesto, conviene fare una semina a spaglio, riempiendo in modo omogeneo il terriccio. In questo modo non avrò dei fusti ben delineati ma una produzione immediate e abbondante. La differenza sostanziale è che più piante nello stesso vaso entrano in competizione per sopravvivere e quindi cresceranno meno e dureranno per periodi più brevi.
La profondità di semina segue sempre la regola delle due-tre volte la dimensione del seme: in questo caso andremo a mezzo centimetro di profondità.
La crescita
Essendo una pianta che ama il caldo, il basilico esige anche un elevata luminosità, infatti cresce meglio nei mesi più caldi quando le ore di sole sono di più. Con l’accortezza di spostare i vasi nelle ore più calde in zone ombreggiate.
La terra deve essere bagnata poco ma spesso, anche due volte al giorno. Una volta germinata la pianta evitiamo di bagnare le foglie, poiché potrebbero subire delle bruciature o delle necrosi, o potremmo provocare delle micro fratture o danneggiare le foglie più tenere. E’ una pianta che tollera poco l’umidità e predilige un ambiente asciutto. Anche in questo caso possiamo utilizzare un nebulizzatore e così poter bagnare anche le foglie una volta che la pianta sarà ben sviluppata.
La raccolta
Come scegliere le foglie pronte? Basterà il nostro occhio, una volta che avranno raggiunto una certa dimensione. Stiamo attenti alla sovramaturazione: la foglia resiste abbastanza bene, ma superato un certo periodo non resta tenera e diventa più carnosa e dura, anche al tatto cambia lo spessore e la morbidezza. Raccogliamo quindi le foglie quando sono più tenere, gustose e profumate.
Se curata come si deve, la pianta di basilico può durare nel tempo e continuare a produrre: stiamo attenti a togliere le foglie più vecchie per lasciare spazio alle nuove.
Fa bene al fegato e alla digestione
Il basilico non solo è buono e profumato, ma è un alimento ricco di sali minerali e antocianine dalle molteplici proprietà. E’ utile per il fegato e per l’umore, oltre a essere un ottimo digestivo.
Nel basilico, l’elevato contenuto di potassio favorisce la funzionalità degli apparati cardio-circolatorio e muscolare e regola l’equilibrio idrico del corpo. Anche la vitamina A e il beta-carotene risultano molto abbondanti, conferendo al basilico effetti benefici per la salute della vista e della pelle. Il calcio, assieme al fosforo, invece, mantiene in salute le ossa, mentre la vitamina C, oltre a essere un importante antiossidante, sostiene e potenzia il sistema immunitario.
Il fatto, inoltre, che il basilico sia per la maggior parte composto d’acqua fa sì che svolga anche un’azione drenante e depurativa, mentre il magnesio è di supporto per la circolazione sanguigna, contrasta l’ipertensione e la stanchezza muscolare.
Il basilico è anche una pianta dalle spiccate proprietà antinfiammatorie e digestive. Con le foglie e le sommità fiorite si preparano infusi ad azione sedativa e antispastica delle vie digerenti, diuretica e antimicrobica. E proprietà simili sono da considerare valide anche per quanto riguarda i liquori derivati dalla macerazione alcolica delle sue foglie.
Il basilico viene inoltre impiegato per stimolare l’appetito e come collutorio contro le infiammazioni del cavo orale.
La ricetta della settimana
Pesto alla genovese, il migliore al mondo. Il basilico è un ingrediente principe della cucina estiva, fresca e leggera. E’ perfetto per condire la pasta e insaporire le insalate. Ma anche in inverno si presta a moltissime ricette, dalle creme fino alle tisane.
Il piatto più famoso, però, resta il pesto alla genovese, uno dei condimenti più amati dagli italiani. Il segreto per prepararlo in casa in modo autentico è quello di dotarsi di un mortaio in marmo e un pestello in legno. Non bisogna mai pestare con forza le foglioline, ma ruotare dolcemente il pestello lungo le pareti del mortaio, in modo da stracciarle senza tranciarle. Oggi per fare un buon pesto si usa anche il frullatore, ma la soluzione migliore e più divertente è sempre quella tradizionale.
La lavorazione deve svolgersi a temperatura ambiente e non dilungarsi troppo, per evitare l’ossidazione che altera sapore e colore del basilico.
Ricetta per 4 persone: 50 g di basilico genovese a foglia piccola, 1 spicchio di aglio dolce, 30 g di Parmigiano e 20 di Pecorino, 10 g di pinoli, 50 ml di olio extravergine, un pizzico di sale grosso.
Mettere nel mortaio l’aglio affettato e il sale. Pestare fintanto che non avranno raggiunto la consistenza di una crema. Unire i pinoli e continuare a pestare fino ad amalgamarli bene. Unire le foglie di basilico, lavate e asciugate, poche per volta, ruotando il pestello in modo da frantumarle contro i bordi del mortaio. Aggiungere i formaggi grattugiati, continuando a pestare. Versare l’olio a filo e lavorare ancora l’impasto fino a ottenere una crema densa.
Se dovesse risultare troppo compatto è sufficiente aggiungere dell’acqua di cottura della pasta per stemperare il pesto al momento del condimento.
Ma le varianti per fare un ottimo pesto, ovviamente non genovese, sono diverse: ad esempio un’idea sfiziosa può essere quella di sostituire o aggiungere con fantasia alcuni ingredienti tipici alla ricetta classica, come rucola e mandorle, spinaci e basilico, ma anche salvia, nocciole e menta. Non c’è che l’imbarazzo della scelta e il risultato è sempre delizioso. Grazie al nostro basilico.