Scajola sindaco? "Ci sto riflettendo. Situazione di Imperia disastrosa"
L'ex ministro in una intervista a La Riviera annuncia di stare pensando alla sua candidatura : "Scajola sindaco? In autunno scioglierò le riserve"
Claudio Scajola sindaco di Imperia? L'ex ministro a La Riviera non nasconde di pensare alla sua candidatura
"Scajola sindaco? Sto riflettendo se candidarmi. Qui situazione disastrosa"
Dalle parole, dalle voci alle mezze ammissioni: l’ex ministro Claudio Scajola sta seriamente riflettendo sul suo ritorno alla politica attiva. Lo conferma egli stesso in questa intervista rilasciata a La Riviera. Se a Imperia c’è chi lo vorrebbe candidato sindaco, a Genova c’è chi, il nipote Marco in particolare, assessore regionale e segretario provinciale di Forza Italia, gli consiglia di non commettere questo errore. Anche Silvio Berlusconi lo sprona a non allargarsi a fare scelte non condivise. Sono tre punti di vista completamente diversi che presto dovranno trovare una risposta.
Onorevole Scajola, quindi scioglie le riserve? Si candiderà sindaco di Imperia?
«Sto riflettendo. Come detto la situazione di Imperia è disastrosa, serve coraggio per rimettere in piedi una città che oggi non ha una sua dignità e ha perso potere economico e occupazionale. In autunno scioglierò le riserve. Intanto continuo ad ascoltare la gente, voglio raccogliere dalla strada ogni suggerimento».
E' forte la nostalgia per la politica attiva?
«Non sto facendo più politica attiva e non ho incarichi. Mi sto dedicando alle mie attività familiari e personali ma mi confronto spesso con persone che mi fermano, mi invitano ad eventi, a dibattiti, chiedono consigli».
"Il modello Toti? Non ho ancora capito quale sia questo modello"
In Liguria oggi sembra andar di moda (a destra) il cosiddetto modello Toti…
«Sinceramente non ho ancora ben capito quale sia questo modello. Se è la grande Casa delle Libertà lo aveva già creato Berlusconi nel ‘94. Toti ha avuto il merito di aver riportato in Liguria il centro destra e di tenere unita la sua maggioranza in modo positivo anche in termini di consensi».
Però lei resta sulla linea dettata da Berlusconi?
«Berlusconi sostiene una cosa che io condivido: non si deve stare insieme a tutti i costi e allargarsi con altre forze se non si condividono le scelte dei programmi. Meglio che ognuno presenti i candidati migliori, che siano i più credibili. Solamente dopo ci si può confrontare su altre parti da condividere».
"A Genova devono capire che si deve unire non dividere"
Da Genova suo nipote Marco, assessore regionale e segretario provinciale di Forza Italia, la invita a non commettere l’errore di andare contro e rischiare la divisione dei moderati…
«Il centrodestra in Liguria ha colto il momento storicamente più debole della sinistra che è attraversata da tante divisioni e ha conquistato ampio margine di territorio. Adesso è il momento di dimostrare che si può fare un buon governo e che non si tratta solo di un episodio. Io leggo i giornali, ascolto la gente, raccolgo lamentele e suggerimenti. L’importante è che anche a Genova chi governa capisca che bisogna unire e non dividere, includere e non escludere, cercare il confronto e la soluzione dei problemi».
Pierantonio Ghiglione