E’ uno sfogo duro, una riflessione per certi versi anche profonda sulla politica di Bordighera, alleanze, tradimenti, voltagabbana quella affidata da Marco Gallo, candidato non eletto alle ultime elezioni bordigotte con la lista di Massimiliano Bassi, e noto organizzatore di eventi, in particolare legati all’enologia.
“Il nostro gruppo falcidiano dagli interessi personali, tra franchi tiratori e salti della quaglia”
“Due anni e mezzo fa ho speso anima e corpo in un progetto politico per la mia città – le parole di Marco Gallo affidate ai social – Il risultato ci ha visto perdenti per soli 9 voti, uno scarto praticamente nullo e macchiato da una serie di “episodi particolari” su cui è stata chiamata a indagare la procura (ma del cui esito nessuno di noi firmatari dell’esposto ha mai saputo nulla).
“Nel mezzo sono successe tante cose, e il gruppo non esiste più falcidiato dagli interessi personali di alcuni personaggi che addirittura si sono seduti dall’altra parte dello schieramento.
Oggi i vincitori di quella elezione vanno a casa, con una sfiducia firmata dal notaio dai soliti franchi tiratori che da due anni e mezzo per meri interessi personali cercano di far cadere il sindaco che loro stessi hanno aiutato ad eleggere.
“Dovrei essere felice, ma non riesco ad esserlo a pieno. Perché il futuro potrebbe essere addirittura peggio del presente, con tutti i saltatori della quaglia uniti in un unico calderone.
Sono stato tante cose in questi anni, a volte nominato sui giornali anche quando non c’entravo… e ho visto e sentito tante cose, più di quante se ne siano lette in giro. Ci sono tante persone a me care che si sono fidate del mio giudizio e della mia esperienza in questi anni, e a quelle mi sento di dire con fermezza “statene fuori”: non c’è spazio per chi ha a cuore solo il bene della città, per gli idealisti e per le persone che non sono pronte a piantare un coltello nella schiena della persona con cui hanno preso il caffè un’ora prima.
“Perché alla fine tutto cambierà… per non cambiare niente”.