Accusa di razzismo al Comune per i lavori alla Foce del Roya

Razzismo “bipartisan”: ovvero sia nei confronti dei migranti “ritenuti poco intelligenti, per non capire la pericolosità della corrente” che dei nostri cittadini “visto che l’iniziativa di deviare il corso d’acqua è nata esclusivamente per proteggere i migranti e non anche residenti o turisti che si trovino nella foce del fiume”. Ma vediamo cosa dice la delibera.

Accusa di razzismo al Comune per i lavori alla Foce del Roya
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Accusa di razzismo

Lavori alla Foce del Roya nella bufera

Il Comune di Ventimiglia investe circa cinquemila euro (quattromila più Iva) per deviare il corso della corrente del fiume Roya, per evitare che i migranti accampati possano morire inghiottiti dalle correnti e si scatena il caso. Una bufera, per l’esattezza, con il consigliere della minoranza di centrodestra, Giovanni Ballestra, che lancia accuse di razzismo all’amministrazione.

Il consigliere Giovanni Ballestra spiega le ragioni

Razzismo “bipartisan”: ovvero sia nei confronti dei migranti “ritenuti poco intelligenti, per non capire la pericolosità della corrente” che dei nostri cittadini “visto che l’iniziativa di deviare il corso d’acqua è nata esclusivamente per proteggere i migranti e non anche residenti o turisti che si trovino nella foce del fiume”. Ma vediamo cosa dice la delibera.

Ecco cosa spiega la delibera

“Si comunica che per effetto delle correnti il fiume Roja ha deviato il suo corso e pertanto la propaggine terminale del citato corso d’acqua, scorre ora orizzontalmente, lungo la spiaggia adiacente alla foce, con grave pericolo per i migranti che non rendendosi conto del pericolo si avventurano in acqua, trovandosi in balia delle correnti marine e fluviali - è scritto nel documento -. La predetta anomala deviazione del corso d’acqua è all’origine dell’incidente mortale che ha interessato un giovane migrante che si era accampato alla foce del Roja e che si era avventurato in acqua alla ricerca di refrigerio. Occorre provvedere in merito al fine di garantire la sicurezza e l’incoliumità pubblica”.

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Fabrizio Tenerelli

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