Alessandro Sindoni attacca Sergio Tommasini: "Anzichè parlare di cose di cui è poco informato si occupi del biodigestore"
La replica del capogruppo Sanremo al centro Alessandro Sindoni all'intervento di Tommasini sul porto e il Palazzetto dello Sport
Alessandro Sindoni attacca Sergio Tommasini sul progetto del porto
La replica del capogruppo Sanremo al centro Alessandro Sindoni all'intervento di Tommasini sul porto e il Palazzetto dello Sport
“Sul progetto del porto non c'è nessuna impasse e per il Palazzetto dello Sport, di cui ad ottobre partirà il bando di gara, i diversi uffici preposti hanno tutte le verifiche del caso e sono più che sicuri della procedura scelta del leasing in costruendo.
Al netto della propaganda politico-elettorale, penso chi vuole dare lezioni amministrative ad altri dovrebbe quantomeno conoscere a fondo la materia di cui parla. Il comma 15 dell'art. 183 del codice degli appalti chiarisce benissimo l'aspetto: “L'amministrazione, in fase di scelta del promotore di un project financing, gode di amplissima discrezionalità”. Dopo aver valutato i piani economici e finanziari con una società di certificazione, l'Amministrazione sulla base di criteri pre-stabiliti sta confrontando le due proposte presentate. La scelta avverrà sulla base di un confronto con gli stakeolder sulle due proposte presentate. E questo è chiaro che allungherà i tempi, ma la trasformazione di un pezzo di città importante, come il porto, deve essere condivisa con cittadini e utenti, non può essere una scelta affrettata, né può essere decisa tra quattro mura come accade in un'azienda.
Quindi non solo non c'è alcuna impasse sul progetto del porto, ma dando luogo a questa procedura il Comune potrà beneficiare della libertà progettuale differente derivante dalle due proposte spontanee che alla città non sono costate nulla. Al contrario, se avessimo fatto come sostiene Tommasini, avremmo dovuto avviare uno studio di fattibilità che su un progetto stimato in circa 50 milioni sarebbe potuto costare anche 3-400 mila euro, col rischio poi di non incontrare l'interesse di alcun privato davanti alle nostre linee progettuali. Qui non stiamo amministrando un'azienda ma una città, serve grande attenzione quando si parla di soldi pubblici! Mi sembra che oltre a denotare una forte inesperienza amministrativa Tommasini confonda i due piani, quello pubblico e quello privato. Anzichè parlare di cose su cui è male informato, dia pubbliche spiegazioni alla città sull'unico project financing che dovrebbe conoscere bene: quello del biodigestore. Perché il rallentamento della procedura avrà gravissime ripercussioni sulla città, che tanto si sta impegnando per produrre meno rifiuti.
Sul Palazzetto dello Sport invece inviterei Tommasini a rasserenarsi: a ottobre sarà pubblicato il bando di gara per l'assegnazione del leasing costruendo del Palazzetto, opera attesa da quarant'anni e di cui la città ha grande bisogno. Lo strumento del leasing costruendo riteniamo sia il modo corretto per realizzare l'opera senza sforare i vincoli finanziari di bilancio imposti dall'Europa, che Tommasini dovrebbe conoscere. Ed è un onore al merito di Alberto Biancheri essere riuscito a programmare, finanziare ed avviare un'opera di questa importanza in una fase storica in cui il Comune dispone di risorse economiche ben diverse da quelle che disponevano i partiti e alcuni personaggi che appoggiano Tommasini, che il Palazzetto dello Sport l'hanno promesso per decenni e poi non sono neanche riusciti a realizzare una palestra. Ed è anche lì la sintesi dell'odierna contrapposizione politica: da una parte un candidato che si autoincensa manager ogni giorno ma non conosce la materia di cui parla ed è appoggiato da politici di professione che a Sanremo han fatto solo promesse per decenni, dall'altra un imprenditore come Alberto Biancheri, leader mondiale del suo settore, che di parole ne fa ben poche ma di promesse altrui ne ha già realizzate molte.