Area ex Granatini, Zarbano: “Si rispetti il ruolo del consiglio Comunale”

Il tema dell’area ex Granatini torna al centro del confronto politico a Imperia

Area ex Granatini, Zarbano: “Si rispetti il ruolo del consiglio Comunale”

Il tema dell’area ex Granatini torna al centro del confronto politico a Imperia, dove l’amministrazione comunale ha comunicato l’intenzione di rivedere le decisioni fin qui adottate. Un cambio di rotta che, secondo il consigliere comunale di Imperia senza padroni Luciano Zarbano, pone una questione più ampia: il rispetto del ruolo del consiglio comunale, “organo sovrano dell’ente ed espressione della volontà dei cittadini”.

Un percorso amministrativo già definito

Zarbano ricorda che il procedimento legato ai Granatini “non nasce ieri”. Negli ultimi cinque anni il consiglio comunale ha discusso e approvato atti formali molto chiari: l’avvio dell’esproprio, il mandato per una proposta transattiva e una variazione di bilancio per finanziare l’acquisto dell’area. “Si tratta di atti pubblici, trasparenti, votati democraticamente – sottolinea –. Ogni seduta rappresenta un impegno di tempo, responsabilità e risorse economiche: i consigli comunali non sono a costo zero”.

“Un cambio di rotta che svilisce il consiglio”

Secondo il consigliere, la decisione dell’amministrazione di modificare l’impostazione del progetto “non significa soltanto rivedere un piano, ma ammettere che le scelte precedenti non erano state adeguatamente ponderate”. Zarbano parla di una “navigazione a vista” e denuncia il rischio di ridurre il consiglio comunale “a semplice ratificatore di decisioni prese altrove”, privandolo del suo ruolo di controllo e garanzia dell’interesse pubblico.

“Il rischio di un indebolimento democratico”

Per Zarbano, l’impressione è quella di una visione strategica incerta, fatta di correzioni in corsa e di tempo perso. “Il costo maggiore non è solo economico, ma politico e istituzionale: quando il consiglio viene aggirato o trattato come un passaggio formale, il valore stesso della democrazia locale si affievolisce”.

“Si può cambiare idea, ma nel rispetto del metodo”

“Su una vicenda come i Granatini – conclude Zarbano – si può discutere e si può anche cambiare idea, ma le decisioni di questa natura devono passare sempre e prima dal consiglio comunale. Non per formalità, ma per rispetto della democrazia, di chi la rappresenta e dei cittadini. Est modus in rebus”.