Assessori in carica fino alla giunta di giovedì poi le dimissioni: "Il Pd è fuori dalla maggioranza"
Il segretario cittadino De Bonis: "Voglio essere chiaro che non si tratta di dimissioni fantasma. Non è antipatia verso il sindaco Capacci. Se fosse per quello ce ne saremmo andati 3 mesi dopo il voto"
Il sindaco di Imperia Carlo Capacci non ha più una maggioranza: fuori il Pd dopo l'annuncio delle probabili dimissioni (Leggi qui) la rottura è definitiva
Il Pd toglie la maggioranza al sindaco Carlo Capacci
"Il Pd è fuori dalla maggioranza. La situazione con il sindaco è inconciliabile. I nostri assessori resteranno in carica fino a giovedì prossimo, per l'approvazione in giunta della variazione di bilancio per i circa 3 milioni che la Regione anticipa per procedere con la progettazione della Pista ciclabile già finanziata, dopodiché si dimetteranno. Entro il 30 novembre dovrà passare al vaglio del consiglio comunale, poi Capacci dovrà prendere atto di non avere più una maggioranza e trarne le conclusioni".
Il segretario cittadino del Pd a Imperia Antonio De Bonis è un fiume in piena dopo l'esito dell'incontro in cui la capogruppo del Pd in consiglio comunale Gianfranca Mezzera si è vista rimbalzare dal sindaco sulla richiesta (questa mattina) di fare un passo indietro sull'istanza di fallimento di Rivieracqua (da parte di Amat) e di conseguenza sulla decisione di non entrare nella stessa Rivieracqua.
"Capacci - aggiunge De Bonis - ha detto di condividerla ma di non esserne stato informato prima dai vertici di Amat. Sinceramente io non credo che non ne sia stato informato".
"Voglio essere chiaro su un punto - sottolinea ancora De Bonis a La Riviera - perché dopo l'incontro della Mezzera con il sindaco sembrava che le dimissioni degli assessori Pd fossero fantasma. Invece no. Dopo che Capacci ci ha risposto picche la nostra decisione - in quel caso - era già presa e ufficializzata in seguito alla riunione di giovedì sera e all'assemblea provinciale del Pd sabato pomeriggio. Nessun tentennamento: non facciamo più parte della maggioranza che sostiene il sindaco Capacci. Su questo voglio essere chiaro. Il Pd è per l'acqua pubblica, mentre questa operazione mi pare orientata a far rientrare in gioco - attraverso una futura gara d'appalto - il privato Iren che con l'ingresso di Imperia in Rivieracqua sarebbe stato invece escluso. Iren è socio privato di Amat e Aiga, entrambe contrarie fin da subito all'ingresso dell'Ato idrico in Rivieracqua. Invece il Pd è convintamente per l'acqua pubblica".
"Capacci ha sempre detto che avrebbe preso atto di non avere più una maggioranza"
E ora che succede? "Che succede lo dovete chiedere al sindaco: che su 32 consiglieri ne avrà a sostenerlo 7-8. Ha sempre detto che se non avesse più avuto una maggioranza ne avrebbe preso atto. Aspettiamo che ne prenda atto". Quindi il Pd si aspetta che il sindaco si dimetta.
Dal canto suo il sindaco ha già fatto capire che attende che alle parole di De Bonis seguano fatti concreti, vale a dire o le dimissioni della metà dei consiglieri più uno oppure una mozione di sfiducia da votare in consiglio comunale. Non sembra quindi intenzionato a dimettersi volontariamente.
"Capacci non sarà mai più il nostro canidato sindaco"
La strategia del sindaco in chiave elettorale non è per nulla chiara: in pubblico dice da tempo di essere deciso a ricandidarsi, ma in privato avrebbe smentito con molti interlocutori questa ipotesi, tanto da dare l'impressione di prendersi gioco degli alleati - ora ex - del Pd in particolare.
"Una cosa è certa - sbotta De Bonis - Capacci non sarà il nostro prossimo candidato sindaco. Su questo punto non ci sono dubbi. E non è una questione di simpatia o antipatia: perché se fosse per la sua simpatia ci saremmo dovuti dimettere tutti già 3-4 anni fa, tre mesi dopo le elezioni".