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"Basta campanilismi: un solo punto nascite e registrazioni in tutti i Comuni"

Sanità, punto nascite, trasporti pubblici e dissesto idrogeologico: sono stati i principali temi affrontati, stamani, in Provincia

"Basta campanilismi: un solo punto nascite e registrazioni in tutti i Comuni"
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La provocatoria ipotesi del presidente della Provincia Claudio Scajola

Sanità, punto nascite, trasporti pubblici e dissesto idrogeologico: sono stati i principali temi affrontati, stamani, nei locali della Provincia di Imperia, dove i sindaci del territorio hanno incontrato la giunta regionale ligure, con in testa il presidente Giovanni Toti. Sulla dolente questione del punto nascite - attualmente ce n’è solo uno a Imperia, che potrebbe essere chiuso per aprire a Sanremo (due non possono coesistere) - Scajola ha proposto una soluzione un po’ provocatoria per accontentare tutti: ovvero tenere aperto un solo punto nascite, ma registrare i neonati nella città o nel paese in cui risiede la propria famiglia.

Le dichiarazioni di Scajola

In questa maniera - ha detto - non potremo correre il rischio, che tra un paio di anni le persone siano nate soltanto nei capoluoghi di provincia, in tutta Italia, e spariscano gli altri Comuni dalle statistiche. Mi pare sia molto logico prevedere, che la nascita di un bambino o di una bambina venga considerata quella della residenza dei genitori”.

Ancora in tema di sanità, Scajola è intervenuto sull’ospedale unico: “Si devono accelerare le procedure - ha dichiarato - e se serve, si nomini un commissario per la realizzazione”.

L’ipotesi di un commissario non trova, però particolarmente favorevole Toti

Se serve, in realtà. I commissari regionali hanno potere di coordinamento o poco più, poi qui abbiamo uno straordinario direttore generale dell’Asl, il dottor Luca Filippo Maria Stucchi, che ha una importante esperienza nella gestione di Asl; abbiamo un nuovo assessore, un progetto già finanziato dal governo, stiamo lavorando nei tempi consentiti dalle gare europee, parliamo di un in vestimento da centinaia di milioni di euro. Quindi, al momento nessuno ha rilevato la necessità di un commissario, se qualcuno si aspetta un commissario come il Ponte Morandi, con una legge nazionale, non credo che sarà mai attribuito a un ospedale singolo; se invece si aspettano un coordinamento più stretto, siamo ovviamente nella fase delle operatività disponibilissimi a individuarlo”.

Sulla sanità in provincia di Imperia Toti ha anche aggiunto

Il piano è particolarmente ambizioso: un ospedale unico provinciale di grandi dimensioni, che sia in grado di garantire tutti i servizi ad alta complessità con la qualità che i cittadini meritano; il ripristinino totale con pronto soccorso dell’ospedale di Bordighera, a cui anche stamattina un tavolo tecnico sta lavorando per far sì che da gennaio si possa realmente partire con l’operatività progressiva (della privatizzazione, ndr); la costruzione delle case della salute da Ventimiglia e Imperia". Ed ha concluso: “I temi sono molti e l’obiettivo e darci appuntamento in primavera con un grande forum dei sindaci di tutta la Liguria per una piattaforma che sia condivisa con tutto il territorio".

La video intervista a Claudio Scajola

La video intervista a Giovanni Toti

Sul trasporto pubblico locale

Aldilà dello stanziamento nazionale, notiamo una disparità di trattamento tra le diverse province della Liguria. Il nostro territorio è fatto di piccoli Comuni, che devono essere raggiunti. Non è comprensibile che le risorse ripartite storicamente su La Spezia siano il 12,1 percento e su Imperia l’8,83 percento: è una chiara disparità e chiediamo al presidente di approfondire. Non riusciamo a servire i 66 Comuni, il ché vuol dire spopolamento di studenti e lavoratori del territorio”.

Nel corso dell’incontro con la giunta regionale, il presidente della Provincia di Imperia, Claudio Scajola ha toccato un altro punto dolente, dopo quello della sanità. “Sul Tpl sappiamo sicuramente che serve un ragionamento complessivo di sistema - ha risposto Toti -. Bisogna tenere presente che il costo energetico ha inciso là (il comparto dei trasporti, ndr) più che altrove, sul tpl nazionale mancano delle risorse. Poi, sulle quote capitarie ragioneremo”.

Ha aggiunto: “Spezia ha qualche abitante in più, Imperia qualche abitante in meno: ma un territorio più vasto e più Comuni, bisogna ovviamente mettersi intorno a un tavolo e capire quali sono le esigenze perché certamente un trasporto pubblico in una grande città che fa i due terzi della popolazione della provincia, costa di meno che servire un gigantesco entroterra (riferito all’Imperiese, ndr). Chiaramente il governo deve capire”.

La parola agli amministratori locali

Questo territorio ha enormi difficoltà, abbiamo bisogno di risposte, non possiamo essere dimenticati. Credo che questo forum dei sindaci sia interessantissimo, ma nel confronto dovrebbe essere lasciato più tempo a noi sindaci. Sono importanti il confronto e l’ascolto”.

Nello spazio dedicato agli interventi degli amministratori locali il sindaco di Sanremo (e consigliere provinciale), Alberto Biancheri, dopo aver lamentato il poco spazio dedicato agli interventi dal territorio, sulla sanità ha evidenziato: “Siamo in una situazione disagiata. Si può dichiarare la zona disagiata a livello sanitario per avere ulteriori risorse? E’ fattibile questo percorso? Abbiamo reparti che sono in grandissima difficoltà, abbiamo bisogno di risposte”. Sull’ospedale unico ha sottolineato: “Abbiamo gli espropri, andiamo avanti velocemente, ma diamoci una programmazione”.

Il commissario prefettizio Samuele De Lucia, parlando di Ventimiglia

ha puntato il dito sull’emergenza migranti: “I cittadini mi sembrano un po’ preoccupati. C’è questo clima di preoccupazione dovuto soprattutto al problema dell’immigrazione per il quale non si sa bene cosa fare. Certo è una tematica di livello nazionale, ma che vorrei portare all’attenzione dei due presidenti, perché non si può lasciare questa situazione così. Mi permetterei di chiedere una maggiore presenza, un maggiore coinvolgimento, anche degli enti locali”.

Il sindaco di Taggia, Mario Conio, invece, ha parlato di dissesto idrogeologico

e in particolare sulla pulizia dell’alveo del fiume (che deve sempre essere autorizzata dalla Regione) e poi sull’emergenza cinghiali. “Arrivano finanziamenti sul territorio per prevenire il dissesto idrogeologico - ha detto -. Come sindaco non posso intervenire sulla sabbia che si accumula nel torrente Argentina, sono inerme. Facciamo azione comune, tutti insieme dobbiamo portare a Roma questa istanza”. Ed ha aggiunto: “Altro problema è quello degli ungulati. Regione, aiutateci, perché noi stiamo perdendo i nostri territori, le nostre campagne si stanno distruggendo, per questa crescita oramai fuori controllo della popolazione dei cinghiali. Noi corriamo a destra e a manca con queste gabbie, ma è come cercare di fermare un’alluvione con le mani".

Fabrizio Tenerelli

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