Blitz dei carabinieri in Consiglio per le mascherine e il sindaco Scajola "ordina" loro di allontanarsi
I carabinieri sono entrati in Comune chiamati dal consigliere Maria Nella Ponte (M5s), perché alcuni amministratori erano senza mascherina
Blitz dei carabinieri in Comune
I carabinieri hanno interrotto il Consiglio comunale, di Imperia, questa sera, chiamati dal consigliere di minoranza Maria Nella Ponte (M5s), contrariata dal fatto che alcuni amministratori fossero sprovvisti di mascherina. Il sindaco Claudio Scajola, tuttavia, li ha allontanati, dicendo "Voi non potete entrare in una sede pubblica e politica e interrompere una riunione". Tutto ha avuto inizio, verso le 18.30, all'apertura dell'assise, quando il consigliere interviene lamentando il mancato uso della mascherina.
Il presidente del Consiglio comunale, Pino Camiolo
risponde che a proprio avviso sono sufficienti le barriere in plexiglas tra i consiglieri e che la mascherina è un di più. Non d'accordo Nella Ponte esce dall'aula, chiama i carabinieri e intorno alle 20 si presentano due militari, che si dirigono verso il sindaco. E' a quel punto che Scajola interviene con forza, ordinando ai carabinieri di uscire dall'aula. A quel punto i militari escono e la seduta riprende.
Il comunicato della maggioranza
"Il Consiglio Comunale ha vissuto oggi una delle pagine più buie degli ultimi decenni. Non era mai successo, ad Imperia, che il dibattito consiliare fosse interrotto da un intervento in armi di una forza pubblica - è scritto in una nota sottoscritta dalla Giunta e dai gruppi consiliari di maggioranza, che esprimono il proprio apprezzamento per l’intervento del sindaco che "a tutela delle prerogative del Consiglio comunale, ha invitato i militari ad uscire dall'aula".
E prosegue: "Il Consiglio Comunale, massimo organo democratico cittadino, ha, per legge, una autonomia statutaria e regolamentare che vieta l’ingresso della forza pubblica nell’aula, se non su richiesta del presidente e previa sospensione della seduta. È inaudito che oggi vi sia stata una palese violazione di tale norma". A questo punto la maggioranza passa a stigmatizzare: "Il comportamento della consigliera Ponte che, pur rappresentando le Istituzioni, nulla conosce sui principi che regolano il loro funzionamento e la vita democratica".