ORDINANZA DEL SINDACO INGENITO

Bordighera vieta la vendita di alcolici da asporto dalle 22 alle 7

L'obiettivo è quello di limitare l'abuso di alcol tra i giovani, anche minorenni. Il divieto permarrà fino al 30 settembre

Bordighera vieta la vendita di alcolici da asporto dalle 22 alle 7
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L'ordinanza resterà in vigore fino al 30 settembre

Il sindaco di Bordighera, Vittorio Ingenito, ha firmato un’ordinanza con cui vieta, da oggi e fino al prossimo 30 settembre - per gli esercizi di vicinato o misti, media e grande struttura, laboratori artigianali presenti su tutto il territorio della città - la vendita per l’asporto di bevande alcoliche di qualunque gradazione, effettuata anche attraverso distributori automatici, dalle 22 alle 7. Stesso divieto vale per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande presenti su tutto il territorio.

L’obiettivo, ancora una volta, è di contrastare l’abuso di alcol

“Soprattutto nella popolazione giovanile - si legge nel provvedimento - con nuove modalità capaci di procurare alterazioni e danni fisiologici in breve tempo (ad esempio tra i giovanissimi il cd “binge drinking”) comportando gravi conseguenze sia sul comportamento sociale, sia nell’ambito della sicurezza pubblica, sia nell’ambito sanitario”.

E poi. “Il fenomeno del consumo di alcolici da parte dei minorenni assume, in particolare durante il periodo estivo, una rilevanza tale da poter destare allarme sociale come è stato evidenziato sulla stampa locale, in relazione alla facilità di acquisto da parte di minori presso gli esercizi di vicinato”.

Le zone interessate dal divieto sono

Piazza Eroi della Libertà, Via Roma, Corso Italia, all’interno e davanti al Palazzo del Parco (Via Vitt. Emanuele fra Via Roma e Via S. Antonio), nell’area del Porto, nell’area della Pineta – zona Marabuto - Spianata del Capo, Belvedere del Carillon, in Via Libertà, presso tutti i giardini pubblici e nelle spiagge, la rotonda di Sant’Ampelio e zone limitrofe e tutto il Lungomare “con esclusione del consumo effettuato all’interno dei pubblici esercizi autorizzati alla somministrazione, rispettando i limiti normativi imposti”.

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