Diano Domani

"Capodanno da 42mila euro, è vergognoso"

"E mentre Spandre distribuisce volantini per la promozione all'estero, Gramondo ne combinava un'altra delle sue"

"Capodanno da 42mila euro, è vergognoso"
Pubblicato:
Aggiornato:

Il gruppo consiliare di opposizione Diano Domani, guidato dall'ex candidato sindaco a Diano Marina Francesco Parrella, interviene a margine delle spese sostenute dall'amministrazione di Cristiano Za Garibaldi a riguardo della festa di Capodanno nella piazza della Città degli Aranci.  Nel mirino gli assessori Spandre e Gramondo.

 

Capodanno a Diano Marina nel mirino di Diano Domani

«Due teste, in teoria, dovrebbero pensare e realizzare meglio di una- scrivono in una nota da Diano Domani- . Non a Diano Marina dove l’assessore al Turismo Spandre ed il consigliere alle manifestazioni Gramondo sembra che facciano a gara per fare la
figura più brutta. Sarebbe una storia ridicola, non ci fosse invece da piangere e indignarsi. Perché grazie alle nostre richieste ufficiali finalmente si è potuto scoprire quanto è costato il Capodanno in piazza a Diano Marina: ben 41.825 euro! Lo si evince dagli impegni di spesa assunti dal Comune che decuplicano la spesa effettuata nelle precedenti edizioni, a detta di tanti cittadini anche più belle, coinvolgenti, garbate e interessanti organizzate da Gianni Rossi».

 

"Ma ci stupiamo ancora?"

«Ma mentre l’assessore al turismo Spandre- continuano-  distribuiva volantini a nostre spese nell’ennesima fiera per promuovere Diano all’estero (un giorno potremo sapere quali numeri muovono queste iniziative?) il consigliere Gramondo ne stava combinando un’altra. La Gran Fondo di Diano Marina, corsa ciclistica con arrivo e partenza fissata nel nostro territorio, era stata calendarizzata proprio nella domenica in cui è fissata la storica fiera della Candelora a San Bartolomeo al Mare. Accortisi dell’assurda coincidenza la gara è stata spostata a settembre replicando la pessima figura che i nostri due avevano già fatto lo scorso anno con un’altra corsa: la Ponente in Rosa: di quattro o cinque tappe che dovevano svolgersi nel nostro territorio se ne tenne a malapena una, mentre tutte le altre furono cancellate o modificate perché non erano stati considerati alcuni aspetti organizzativi».

 

«Ma ci stupiamo ancora?- concludono-  Ovviamente chiederemo conto di tutto nel corso del prossimo consiglio comunale che dovrebbe essere convocato entro fine mese».

Seguici sui nostri canali
Necrologie