Casinò Sanremo: appalto di ristorazione, i posti di lavoro saranno garantiti "per quanto possibile"
In ballo c'è il futuro di una dozzina di famiglie che lavorano nei due ristoranti, che restano fuori dal nuovo appalto del servizio
Ecco l'esito del consiglio comunale monotematico di Sanremo
Il Consiglio comunale di Sanremo ha approvato, ieri sera, all’unanimità, un ordine del giorno con il quale "impegna il sindaco e la giunta comunale presso il cda del casinò di Sanremo, affinché vengano intraprese le azioni volte alla tutela, per quanto possibile, dei livelli occupazionali dei lavoratori del ristorante”.
La vicenda riguarda il nuovo appalto
per il servizio di bar e ristorazione della casa da gioco, attualmente gestito dalla “Elior”, in scadenza il prossimo 7 aprile. Il cda del casinò ha manifestato l’intenzione di lasciare fuori i due ristoranti (Biribissi e Roof Garden) aprendoli all’occorrenza con servizio di catering, rinnovando l’appalto solo per i tre bar e il bistrot, mettendo così a rischio il futuro occupazionale di 12-14 lavoratori per altrettante famiglie.
Nel Consiglio monotematico di ieri sul Casinò
davanti a una delegazione di una ventina di dipendenti della casa da gioco e sindacalisti della Fisascat-Cisl, che hanno assistito dal pubblico alla seduta, la minoranza (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Liguria Popolare) ha proposto un ordine del giorno per tutelare il futuro occupazionale dei lavoratori dei due ristoranti, ma la maggioranza - con promotori i consiglieri: Marco Viale (Sanremo al Centro) e Giorgio Trucco (Pd) - ne ha riscritta una, più o meno uguale, inserendo la clausola “per quanto possibile”.
Le dichiarazioni del Consigliere Luca Lombardi (Fratelli d'Italia)
"Abbiamo votato a favore - afferma Luca Lombardi (Fratelli d'Italia) - ma resta un pannicello caldo per un moribondo. Un ordine del giorno speculare al nostro, che tuttavia serve a poco e non dà garanzie ai lavoratori”. Secondo l’opposizione, infatti, quel “per quanto possibile” lascerebbe aperta la strada a possibili licenziamenti.
Nel corso della serata si è discusso della situazione
tutt’altro che rosea dei conti del Casinò, con il cda (presente in sala) finito nel mirino delle polemiche: “Quest’anno chiuderemo con una flessione del 30 per cento degli incassi - afferma Marilena Semeria (Fisascat Cisl) - a causa della sperimentazione fallimentare del cda. I conti sono drammatici”.
Lo stesso Lombardi ha dichiarato: “Tutti i Casinò italiani sono in rosso per le presenze, rispetto al 2019, ma il valore della produzione è positivo per tutti, tranne che per Sanremo, che nel primo trimestre perde 3,1 milioni sui giochi. Siamo seduti su una miniera d’oro, ma ci manca la pala per scavare”. A preoccupare lavoratori e minoranza è la mancanza di una seria strategia aziendale volta a rilanciare la casa da gioco, senza ulteriori tagli, come quello della roulette al pomeriggio, dal lunedì al giovedì, che tanta discordia ha creato negli ultimi mesi.