Caso parcheggi a Ventimiglia: è bufera politica, ma la ditta vincitrice rimane

La minoranza chiedeva di annullare in autotutela la delibera di avvio della gara e gli atti successivi

L’exploit avvenuto, ieri sera, in Consiglio comunale a Ventimiglia, con la votazione di una delibera, che chiede l’annullamento, in autotutela, della delibera di Giunta e di tutti gli atti successivi con cui l’amministrazione ha dato il via libera alla gara per l’affidamento della gestione dei parcheggi a pagamento, ha un valore prettamente politico, ma non amministrativo, in quanto “illegittima”, nel senso che un Consiglio comunale non può annullare una delibera di Giunta.

La minoranza, che ha chiesto un Consiglio ad hoc sui parcheggi

(presentando la bozza di delibera), dovrà rivolgersi al Tar,  qualora voglia ottenere l’annullamento del precedente atto amministrativo. Il valore, tuttavia, è a livello politico. Se da una parte il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino e i consiglieri di Cambiamo e Lista Civica Scullino sono usciti dall’aula, per evitare di votare diversamente dalla Lega e Fratelli d’Italia; dall’altra proprio quest’ultimi due partiti, con la loro astensione, hanno in realtà dato un messaggio ben preciso

Il caso della Lega e di Fratelli d'Italia che garantiscono il numero legale

Innanzitutto, non hanno fatto mancare il numero legale, permettendo ai consiglieri di opposizione, di votare la pratica; dall’altra non si sono neppure opposti. La Lega, inoltre, si è sempre dichiarata contraria al mini appalto di diciotto mesi. La società aggiudicataria della gara, la “Automobile Club Servizi srl” (Acs), con sede a Palermo, che ha vinto sugli altri concorrenti con un aggio a favore del Comune di Ventimiglia del 76,5 per cento, potrà così prendere servizio. La ditta si era anche impegnata a cambiare tutti i parcometri cittadini, concedendo la possibilità di pagare il parcheggio anche con altre modalità (tipo la carta di credito), oltre alle monetine.