Centro accoglienza migranti a Ventimiglia, Lega: "Non serve, migranti rifiutano di entrarci"
"Leggiamo ancora una volta dichiarazioni farneticanti di chi, evidentemente, non ha ancora superato la sconfitta elettorale"

“Ribadiamo la nostra posizione contraria a qualsiasi ipotesi di un centro di accoglienza in città. Leggiamo ancora una volta dichiarazioni farneticanti di chi, evidentemente, non ha ancora superato la sconfitta elettorale”.
Così la segreteria cittadina della Lega, a Ventimiglia
risponde, in una nota, alle dichiarazioni odierne della consigliere comunale di minoranza a Ventimiglia, Tiziana Panetta (Federazione civica), che chiedeva di aprire un centro di accoglienza per i migranti a Ventimiglia. “La nostra posizione è chiara da sempre ed in linea con quanto espresso più volte dal sindaco Di Muro: abbiamo già sperimentato da ventimigliesi l’esperienza del Campo Roja, che evidentemente non è servito. Un esempio su tutti: quando c’era il Campo Roja aperto, contemporaneamente avevamo un bivacco abusivo alle Gianchette sul greto del fiume. E' già stato ampiamente appurato che, nonostante la presenza del centro di accoglienza, i migranti rifiutino di andarci”. E
aggiunge: “Se il consigliere Panetta fa riferimento alla riproposizione di quanto si è già dimostrato fallimentare sul nostro territorio, sappia che la nostra posizione è assolutamente contraria è non sarà mai oggetto di alcun tipo di mediazione. La Lega è favorevole ad accogliere chi scappa veramente dalla guerra e chi è realmente in difficoltà, secondo regole ben stabilite, anche a tutela della spesa pubblica, per la realizzazione di detta attività, e proprio il sindaco Di Muro, e non suoi predecessori, ha firmato il protocollo d'intesa consentendo la realizzazione del primo Pad in città destinato a famiglie e soggetti fragili, su iniziativa del Prefetto di Imperia”.
Questo ha comportato la sistemazione di una situazione
precedentemente oggetto di tensioni tra residenti e migranti nella zona di via San Secondo: “Regolamentando la gestione in capo alla Caritas, lasciando libero l'accesso nelle ore diurne, ma chiudendo i cancelli nelle ore serali e notturne, per garantire il rispetto della quiete pubblica per i cittadini della zona e contenere episodi di degrado, accampamenti e bivacchi in detta area, che prima erano all'ordine del giorno”.
Su questa modalità il sindaco Di Muro
“Ha già dato più volte disponibilità nelle sedi preposte, e ciò è stato anche riportato mediaticamente più volte: siamo pertanto favorevoli alla eventuale realizzazione di un secondo Pad, che ha dimostrato di funzionare, per persone sole, ma ciò soltanto a condizione che i migranti effettivamente ci vadano. Non si comprende quindi questa strumentalizzazione così improvvisata, considerato che l’individuazione, la modalità di gestione e i finanziamenti esulano totalmente dalle competenze del Sindaco e del Comune di Ventimiglia”.
Prosegue la nota: “Con l'occasione ci teniamo però a rimarcare il cambiamento radicale che ha vissuto la nostra città nell'ultimo anno e mezzo: oggi rispetto a prima la città è decisamente più sicura; vero è che il contesto internazionale e le politiche del Governo italiano hanno aiutato in questo, ma occorre riconoscere al Sindaco un impegno proattivo, investimenti, sviluppo di nuove progettualità e strumenti in materia di sicurezza ed ordine pubblico, che sono stati determinanti a questo scopo”.
E conclude: “Per quanto riguarda i presunti progetti bloccati o nascosti in questi fantomatici cassetti del comune, tanto sbandierati da Panetta e Scullino, rappresentiamo sommessamente che grazie all'Amministrazione Di Muro tutti i progetti effettivamente bloccati o sospesi sono stati riavviati o conclusi. Non possiamo, solo a titolo d'esempio, dimenticare la "notevole" capacità amministrativa dell'amministrazione Scullino, di cui panetta faceva parte, nel reperire fondi per Via Due Camini, trasmettendo alla Regione una scheda tecnica completamente sbagliata, con immagini di una boscaglia e di una via errata. La nostra Amministrazione ha corretto errori macroscopici, reperito oltre un milione di finanziamenti, e concluso l’opera. Se la Lega e Flavio Di Muro avevano, ed hanno tutt'ora un'ambizione, non era quella di amministrare per il solo fine di raggiungere una posizione, quanto quella di migliorare la città sfruttando, se del caso, le ottime relazioni con gli Enti sovraordinati”.
F.T.