Con Bassi o con Bozzarelli: l'aut-aut per Albanese-Piantoni, no a nuovi gruppi

E’ svanito, ieri sera, il sogno dei consiglieri comunali di minoranza di Bordighera, Sara Piantoni e Alessandro Albanese, di istituire un nuovo gruppo, dopo essere fuoriusciti dalla lista che sosteneva la candidatura di Massimiliano Bassi a sindaco.
Alcuni contrasti interni hanno, infatti, alimentato questo distacco
ma la richiesta di modificare l’articolo 9 del Regolamento del Consiglio Comunale, per consentire la formazione di nuovi gruppi consiliari nel corso del mandato, è stata bocciata. “Aut-aut tertium non datur”, recita l’antica massima e ai due consiglieri non resta alternativa se non quella di aderire al gruppo misto, del quale fa parte anche l’eclettico Mauro Bozzarelli, oggi di Forza Italia.
“Si annuncia formalmente la riserva di agire in tutte le sedi opportune, comprese quelle giurisdizionali, per tutelare i diritti politici ed elettivi dei sottoscritti - si legge nella missiva a firma di Piantoni-Albanese - qualora la suddetta proposta venisse respinta senza l’introduzione di strumenti alternativi che garantiscano una rappresentanza autonoma, funzionale e non subordinata alla discrezionalità di altri consiglieri”.
E ancora: “Si invita infine il segretario comunale a voler verificare, nell’ambito delle proprie competenze, la conformità dell’attuale impianto regolamentare ai principi costituzionali e alla più recente giurisprudenza amministrativa in materia di rappresentanza consiliare e accesso alle funzioni politiche”.
Deciso è stato l’intervento, a nome del proprio partito, del consigliere Massimiliano Di Vito. “Fratelli d'Italia voterà contraria alla mozione presentata dai consiglieri Albanese e Piantoni - ha detto -. Riteniamo che il regolamento del consiglio comunale in vigore sia esaustivo in riferimento alla creazione dei gruppi consiliari. Se i consiglieri Albanese e Piantoni non condividono le linee politiche e di gestione del loro gruppo di appartenenza hanno la possibilità di aderire al gruppo misto e di presentare alla città le loro proposte, interpellanze, mozioni”.
Semplice, no? Che senso avrebbe istituire un altro gruppo?
“La richiesta presentata dal consigliere Albanese sembra più un vezzo personale che una necessità reale - prosegue - Se ha bisogno di un gruppo consigliare per svolgere il suo lavoro di consigliere comunale, allora, probabilmente non ha ancora capito il ruolo che ricopre. Inoltre, la lettera protocollata in data odierna, la riteniamo quanto meno inopportuna e molto grave. La necessità del consigliere Albanese di mandare un messaggio di giustificazione nella chat dei capi gruppo è tardiva. La segreteria politica di Fratelli d'Italia valuterà se sussistono i presupposti di una qualsiasi forma di condizionamento del voto della mozione in oggetto e procederà a tutela dei suoi eletti”.
Fabrizio Tenerelli