Con FdI e Liguria Popolare parte la campagna elettorale di Luciano Zarbano
Presenti in sala, tra gli altri: Antonio Bissolotti e Andrea Artioli per Liguria popolare; Fabrizio Cravero, segretario provinciale FdI
La presentazione di Zarbano si è tenuta nel pomeriggio
“Vorrei un’Imperia migliore, che sia più aderente alle nuove sfide degli anni a venire. Un’Imperia che dia la possibilità di crescere, che sia più attrattiva, che veicoli i turisti”. Lo ha detto il colonnello dei carabinieri Luciano Zarbano, 59 anni, in servizio a Genova come capo di stato maggiore della legione Liguria, candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di Imperia per una lista civica appoggiata dal “centrodestra per Imperia”: quindi, da Fratelli d’Italia e Liguria Popolare; non dalla Lega che, al momento, pur se in maniera non ancora ufficiale, ha accettato di correre senza il simbolo al fianco dell'attuale sindaco, e candidato al secondo mandato, Claudio Scajola.
La presentazione si svolta, nel tardo pomeriggio, all’Hotel Rossini al Teatro di Oneglia
“Vorrei rendere Imperia più culturale rispetto a prima - ha aggiunto Zarbano, che dieci anni fa è stato comandante provinciale dell’Arma a Imperia -. Continuerò a prodigarmi per la gente, aiutare i bisognosi e i miei concittadini. C’è tanto da lavorare, non soltanto dal punto di vista fisico e strutturale. Una delle mie intenzioni è quella di far crescere, di promuovere la cultura, perché la cultura rende liberi. Bisogna creare una classe, che sia capace di gestire l’Imperia di domani”.
"Tendenzialmente non sono un politico"
Zarbano è alla prima esperienza politica. “Tendenzialmente non sono un politico - conclude - Non ho mai preso nessuna tessera. Il mio partito è Imperia. E’ la mia prima esperienza anche se ho delle esperienze sindacali e quindi so cosa significano il mondo del lavoro e la protezione dei lavoratori, questa volta si tratta della protezione di tutti gli imperiesi”. Su come sarà la sua campagna elettorale, Zarbano non ha dubbi e sintetizza: “Corretta".
Presenti in sala, tra gli altri: Antonio Bissolotti e Andrea Artioli per Liguria popolare; Fabrizio Cravero, segretario provinciale Fratelli d'Italia.
L'inchiesta giudiziaria sul ritiro tardivo della patente al marito dell'ex procuratore
“Quello che racconto si desume dagli atti giudiziari. Quello che è successo è perché mi sono prodigato per Imperia”. Luciano Zarbano interviene così sulla vicenda giudiziaria che negli anni scorsi lo aveva visto indagato - poi pienamente assolto in Appello - nell’inchiesta sul ritiro tardivo della patente (una volta che aveva già proceduto alla revisione della stessa) al marito dell’allora procuratore di Imperia, Giuseppa Geremia.
“Quando sono arrivato a Imperia - spiega Zarbano, che all’epoca era comandante provinciale dell’Arma a Imperia - ho dovuto gestire una situazione un po’ particolare, nel senso che c’era un procuratore che aveva un modo di agire un po’ sui generis, soprattutto per la conduzione dell’attività investigativa. Sono stato costretto, per il benessere sia dei miei collaboratori, che dei cittadini di Imperia a dover mandare un corposo fascicolo al Csm, che successivamente ha determinato la non riconferma del magistrato”.
Prosegue Zarbano: “Dopo abbiamo iniziato un’attività investigativa terminata con un’informativa di reato, sempre evidenziato delle possibili fattispecie di reato a carico sia del magistrato che del marito, e dopo cinque mesi che era stata mandata questa informativa di reato, quindi ci sono degli elementi, sono atti, non sensazioni mie, dopo cinque mesi mi sono visto recapitare un avviso di garanzia, perché avrei favorito il marito della mia peggior nemica. E poi fortunatamente è venuta fuori la realtà, mai avrei favorito una persona con la quale c’era una situazione di incompatibilità”. E conclude: “Non vorrei parlare di guerra. C’era una situazione di non facile gestione. Spero che con questa intervista si metta la parola fine a questa triste storia, perché non ho mai favorito nessuno, anzi, mi sono schierato a favore della cittadinanza imperiese, a favore dei miei collaboratori nel cercare di rimuovere una situazione per nulla simpatica. Ho sempre fiducia nella magistratura, tutt’oggi ho fiducia nella magistratura e non ho nessun tipo di sensazione negativa nei confronti dei magistrati, nonostante tutto quello che è successo”.
Fabrizio Tenerelli