Controlli alla frontiera: Alziamo i toni, atteggiamento della Francia è inacettabile
L'associazione Alziamo i toni è in prima fila, al fianco delle istituzioni, per risolvere la situazione creatasi alla frontiera
L'associazione Alziamo i toni interviene sui controlli
L'associazione Alziamo i toni è in prima fila, al fianco delle istituzioni, per risolvere la situazione creatasi alla frontiera di Ventimiglia. "Riteniamo inaccettabile e giuridicamente privo di ogni fondamento l'atteggiamento della Francia - afferma il presidente Enrico Amalberti - che sta violando il diritto previsto dalla Comunità europea stessa nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea all'art. 45 di libertà di spostamento".
"Così facendo sta causando un grave danno all'Italia e al comprensorio ventimigliese"
Secondo Amalberti: "Così facendo sta causando un grave danno all'Italia e al comprensorio ventimigliese, con forti ripercussioni su frontalieri ed attività commerciali della città di confine. E non solo. Quanti cittadini francesi verranno a comprare o a consumare nel comprensorio intemelio sapendo che al ritorno li aspettano ore ed ore di coda? E quanti dei Nostri Frontalieri perderanno il lavoro?". L'associazione comunica che sta verificando il fondamento di un ricorso a Bruxelles al fine di porre rimedio a questo "abuso giuridico e morale e ci rendiamo fin d'ora disponibili ad un tavolo di confronto con le Istituzioni ed a sostegno delle stesse".
"L'Europa deve intervenire per risolvere la situazione prima che sia troppo tardi"
Aggiunge: "L'Europa deve intervenire per risolvere la situazione prima che sia troppo tardi. Gli Stati europei ( nessuno escluso ) devono applicare i principi di leale cooperazione e di solidarietà nella gestione delle emergenze di carattere migratorio. Il preambolo della stessa Convenzione di Ginevra del 1951 invoca la "solidarietà internazionale" nella risoluzione del problema delle migrazioni forzate, "considerando che dalla concessione del diritto d’asilo possano risultare oneri eccezionalmente gravi per alcuni Paesi".
E ancora: "La Convenzione evidenzia che “una risoluzione soddisfacente dei problemi di cui l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha riconosciuto l’importanza ed il carattere internazionali non può essere conseguita senza solidarietà internazionale. Applicando tale presupposto al d'asilo UE, questi principi sono contenuti nell'articolo 80 TFUE, raffigurante il principio di solidarietà che dovrebbe guidare le politiche UE in materia di migrazione".
"La solidarietà è, infatti, uno dei valori fondanti dell'Unione Europea ed un principio guida della politica d'asilo dell'UE sin dall'entrata in vigore del Trattato di Amsterdam. È notorio che sussista un'obbligo di salvataggio delle persone in mare, ma la Convenzione c.d. SAR del 1979 sul soccorso e la ricerca in mare, integrata dalla Risoluzione MSC. 167(78) del 2004, non obbliga lo Stato coinvolto a trovare il porto più vicino, bensì assicurare un porto sicuro o che tale porto venga indicato".