Covid: l'obiettivo di Toti: "Riaprire dalla prima settimana di maggio"
"Il mio obiettivo sarebbe quello di iniziare a parlare di riaperture, e non più di chiusure, dalla prima settimana di maggio"
L'obiettivo di Toti è riaprire dalla prima settimana di maggio
"Il mio obiettivo sarebbe quello di iniziare a parlare di riaperture, e non più di chiusure, dalla prima settimana di maggio. Se riuscissimo ad anticipare di un mese la riapertura del Paese, grazie anche alla campagna di vaccinazione e alla politica prudente di contenimento delle prossime ore, sarebbe per tutti un risultato: sia per chi de ve riaprire bar o ristorante o stabilimento, sia per chi ci ascolta dai presidi sanitari".
Lo ha dichiarato il governatore della Liguria, Giovanni Toti, in un incontro con la direzione sanitaria dell'Asl 1 Imperiese, in corso a Villa Spinola di Bussana, a Sanremo.
Il governatore: "Noi meglio di Germania e Francia"
Nel parafrasare le parole di Papa Francesco, quando domenica scorsa ha affermato che quest'anno (rispetto al 2020) siamo molto meno scioccati ma più stremati, Toti ha poi aggiunto: "Un po' di passi avanti li abbiamo fatti, così come dobbiamo che, tuttavia, il sistema italiano ha funzionato meglio del tanto decantato sistema tedesco e della potente Francia, al di là delle Alpi Marittime, due Paesi che investono mediamente un punto e mezzo e mezzo a tre punti di pil in più di noi sul sistema sanitario nazionale".
La terza ondata di Covid nel territorio dell'Asl 1 Imperiese
"Questa azienda sanitaria, nella terza ondata, è stata la più colpita. Per merito di tutti voi (rivolto agli operatori sanitari, ndr) non è stata un'ondata drammatica, anche se la provincia di Imperia, per la vicinanza con la Francia, ha forse subito le conseguenze più pesanti". Dai locali della direzione sanitaria dell'Asl 1 Imperiese di Bussana, a Sanremo, il governatore della Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione dei contagi.
"La Francia - aggiunge - avete sentito ieri dalle parole di Macron dai provvedimenti presi sta vivendo una situazione certamente peggiore della nostra. Un po' la permeabilità della frontiera, le abitudini di vita e la contiguità geografica del nostro territorio non ci aiutano da questo punto di vista". Toti non nasconde che anche la provincia di Savona sta dando segnali piuttosto preoccupanti di crescita di contagi.