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IL CASO
Crisi idrica nell'Imperiese: Rivieracqua ha chiesto lo stato di emergenza alla prefettura
Rivieracqua ha presentato istanza alla Prefettura di Imperia affinché venga riconosciuto lo stato di emergenza
Chiesto lo stato di emergenza idrica
"Abbiamo chiesto a Prefettura e Protezione civile il riconoscimento dello stato di emergenza idrica nell'Imperiese, grazie al quale potremmo usufruire di ulteriori strumenti di intervento". Lo ha annunciato Gian Alberto Mangiante, presidente di Rivieracqua (il gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia), oggi, nel corso di una videoconferenza alla presenza del vice presidente Sara Rodi, del consigliere di amministrazione Giacomo Chiappori (sindaco di Diano Marina) e dell'ingegnere Valerio Chiarelli.
Nell'intervenire sul problema della crisi idrica, che da settimane interessa soprattutto i Comuni del Golfo Dianese, Mangiante ha rinnovato l'appello ai sindaci (soci di Rivieracqua) di emettere ordinanze che limitano il consumo dell'acqua. Molti dei problemi, infatti, sono dovuti: da un lato al calo di pressione per la massiccia quantità di turisti presenti in Riviera; dall'altra ai guasti alle condutture dovuti al successivo innalzamento della stessa. Ma non è tutto.
"Una situazione molto delicata"
"Stiamo vivendo una situazione idropotabile generale molto delicata su tutto il territorio - ha affermato Chiarelli -. La fragilità impiantistica è all'origine della penuria di acqua, che cerchiamo di ridistribuire in modo omogeneo". Ed ha aggiunto: "Gli impianti, negli anni, non sono stati né rinnovati né potenziati, mentre l'urbanizzazione e gli insediamenti sono cresciuti. C'è una particolare affluenza turistica prolungata anche nella seconda metà di agosto, che sta compromettendo la qualità del servizio in alcune zone, anche per via della criticità del fiume Roya dovuta a un abbassamento di falda provocato dalla tempesta Alex del 2-3 ottobre scorsi".
